Un’area di circa 200 metri quadrati adibita a discarica abusiva nonché a deposito di veicoli fuori uso, contenente anche rifiuti speciali, tra i quali numerosissime lastre di eternit, è stata scoperta dalla Protezione civile di Canicattì in una traversa di va Vittorio Emanuele, poco distante dal centro cittadino. In particolare, il volontario Vincenzo Misuraca, della locale sezione della Protezione civile, ha accertato la presenza sull’area di pneumatici fuori uso, contenitori in plastica contenenti eternit sbriciolato, materiale inerte proveniente da demolizioni edili, in evidente stato di abbandono sulla nuda terra. Numerose le violazioni alla normativa in materia di tutela ambientale. Anche a Canicattì dunque, è allarme amianto. In diverse zone della città si trovano discariche con all’interno vecchie vasche in eternit, pericolose per la pubblica incolumità. I cittadini di Canicattì chiedono al Comune di provvedere immediatamente ad una seria bonifica delle discariche più pericolose in modo da ottenere uno smaltimento di questa tipologia di rifiuti che rappresenta un grave pericolo dal punto di vista igienico sanitario e per la salute pubblica. L’amianto, soprattutto quello rotto e sbriciolato, è altamente inquinante e cancerogeno per l’essere umano. In altre zone della città, come contrada Pidocchio e via De Gasperi, sono state trovate vecchie vasche in Eternit, abbandonate nei cassonetti dei rifiuti. La città sta correndo un grave pericolo di inquinamento ambientale. Discariche a cielo aperto sorgono in varie zone del paese soprattutto nelle zone periferiche, dove è più difficile che qualcuno avvisti i responsabili di questi atti d’inciviltà. L’abbandono delle lastre di eternit, è divenuta una grave abitudine dopo l’inasprimento della legge che ne regola la rimozione e lo smaltimento. Tutti i proprietari di manufatti che possiedono coperture del famoso fibrocemento, notoriamente nocivo alla salute e oggetto di un censimento a livello nazionale, devono obbligatoriamente denunciarlo .