Si è svolto ieri a Favara, presso il Castello Chiaramontano, un proficuo incontro in cui è stato stretto l’obiettivo sul futuro dei lavoratori precari in servizio negli enti locali. Un momento di dibattito, di confronto serrato, costruttivo nel corso del quale la nostra Organizzazione Sindacale, come sempre, è stata chiara, netta nella sua disanima, una posizione assunta rispetto ad un problema che rischia seriamente di trasformarsi in una grave emergenza sociale. “Per quanto di nostra competenza – assicura Alfonso Buscemi, segretario provinciale della Cgil Funzione Pubblica – ci batteremo con tutti gli strumenti a disposizione per trovare soluzioni adeguate alla delicata questione. Per essere subito operativi, proponiamo la creazione di una task force, composta da funzionari Regionali e rappresentanti dell’ANCI Sicilia, che supporti a tempo pieno le amministrazioni comunali in questo percorso che, ci auguriamo, abbia un epilogo positivo con l’impegno e il senso di responsabilità da parte di tutti.
E, alla luce dei pareri della Corte dei Conti, riteniamo utile un ulteriore intervento legislativo che faccia chiarezza sulla opportunità di una vera stabilizzazione, previo confronto con le organizzazioni sindacali, senza nessuna furberia o clientelismo, né tantomeno ulteriori spese. Solo e soltanto salvaguardia dei cittadini utenti e dei lavoratori. In sintesi – evidenzia Buscemi – proponiamo che:
1. ci sia una modifica radicale di tutta la legislazione nazionale degli ultimi due anni che ha imposto una stretta mortale alla stabilizzazione ( patto di stabilità, blocco del turn-over, spesa del personale, rapporto spesa personale-spesa corrente, obbligo riduzione del 50% del personale precario);
2. il contributo concesso dalla Regione dovrà essere previsto per 10 anni, tale contributo deve essere uguale per tutti i contratti cioè 90 o 80% a seconda delle dimensione dell’Ente.
3. La riproposizione delle procedure previste dal comma 558 dell’art. 1 della legge 27 dicembre n 296 e s. m. i. per consentire le trasformazioni del personale di categoria C e D con selezioni riservate, includendo anche il personale contrattualizzato successivamente al 28 settembre 2007 e anche i lavoratori ASU;
4. Istituzione di un albo regionale per tutti i lavoratori precari finalizzato all’ immissione in ruolo sui vuoti in dotazione organica derivati dal turn-over in tutta la pubblica amministrazione.
Naturalmente ciò va risolto entra la data del 31 dicembre prossimo per evitare l’impossibilità anche della proroga dei contratti in essere.
L’assemblea ha deciso di promuovere un incontro con il Presidente della Regione i sindacati dichiarano lo stato di agitazione e promuoveranno una manifestazione regionale a sostegno delle rivendicazioni che saranno esposte a Palermo”.