Marzamemi, Pachino. “Il tax credit ha dato ottimi risultati in Italia ma a macchia di leopardo. Alcune regioni utilizzano il 70% delle risorse mentre altre, tra cui la Sicilia, non le utilizzano affatto”. Ha aperto così il direttore artistico del Festival internazionale del Cinema di Frontiera di Marzamemi, Nello Correale, l’incontro “Cinema impresa e territorio. – Cinema e tax credit in Sicilia, nuove possibilità di intervento nel campo delle produzioni e manifestazioni audiovisive” che si è tenuto ieri pomeriggio alla Loggia di Villadorata e al quale hanno presenziato il direttore della Film Commission Pietro Di Miceli, il sindaco di Pachino Paolo Bonaiuto, l’avvocato Diana Rulli esperto in tax credit, Fabio Montesano in rappresentanza del Coordinamento regionale dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili e Tonino Palma rappresentante della Confederazione nazionale artigiani, oltre alle sigle che rappresentano il cinema italiano: Pasquale Scimeca per l’Anica, Sino Caracappa per l’Amec e Roberto Andò per 100 Autori.

“Questo incontro – ha continuato Correale – fa parte di un percorso che è iniziato a Taormina e che terminerà in ottobre a Palermo dove organizzeremo gli Stati generali del Cinema. Tra i nostri obiettivi la diffusione informativa del tax credit: attraverso i Festival cinematografici, anche i più piccoli, e attraverso “l’istruzione” dei dottori commercialisti, vero trade union con le imprese”.

L’avvocato Diana Rulli, esperto in tax credit, ha ben spiegato come funziona questo credito di imposta, cosa è e chi ne può usufruire. Il tax credit è un credito di imposta che prevede la possibilità di compensare debiti fiscali con il credito maturato a seguito di un investimento nel settore cinematografico. Destinatari sono le imprese di produzione e distribuzione cinematografica, gli esercenti cinematografici, le imprese di produzione esecutiva e post produzione nonché le imprese non appartenenti al settore cine-audiovisivo associati in partecipazione agli utili di un film dal produttore di quest’ultimo.

“Il tax credit è nato nel 2007 – ha detto Diana Rulli – dall’esigenza di dare ulteriori risorse al settore cinematografico. E’ importante dire che il tax credit non è solo destinato ai lungometraggi, ma anche a documentari e cortometraggi e possono accedere al credito anche ditte individuali, basta che abbiano credito d’impresa”.

Promosso dal Festival internazionale del Cinema di Frontiera l’incontro ha mirato a fare incontrare i soggetti che ricercano finanziamenti per il cinema con gli imprenditori (e i loro commercialisti) che possono utilizzare il tax credit per investimenti sul cinema, ma anche per stilare un documento ufficiale condiviso da proporre al governo affinché possa essere ripristinato il fondo del tax credit per il cinema e per istituire un tavolo tecnico per verificare se la Sicilia, quale regione a statuto speciale, possa ampliare il tax credit nazionale.

A tal proposito il direttore della Film Commission Pietro Di Miceli ha detto: “Sono molto contento di essere a Marzamemi, in occasione di un Festival che conferma una qualità elevata. Sappiamo tutti che la Regione siciliana sta vivendo un momento di grande ristrettezza economica, ma questi incontri dedicati al tax credit sono necessari per riuscire a stilare una proposta condivisa, da sottoporre all’attenzione dell’Assemblea regionale siciliana, per suggerire alla politica quali sono le strade da percorrere. Noi, tutti insieme, dobbiamo essere da supporto e stimolo affinché la classe politica si impegni a risollevare le sorti del cinema”.

Scontento e malumore tra chi vive di cinema. Il regista Roberto Andò ha infatti annunciato azioni di lotta contro il Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Massimo Bray, tanto che ha promesso: “A Venezia usciremo dalla sala all’ingresso del Ministro in segno di protesta per il taglio del tax credit, decurtato del 50%”.

In serata, sul palcoscenico di piazza Regina Margherita, dopo la proiezione dell’ultimo film in concorso “Wadjda. La bicicletta verde” di Haifaa Al-Mansour, è stata la volta del pluripremiato direttore della fotografia Daniele Ciprì, a Marzamemi con il film in concorso “Salvo” di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia. Il direttore della fotografia, oltre che regista, ha sottolineato di essere rimasto affascinato dalla straordinaria sezione dei corti e ha aggiunto: “Si tratta di ragazzi che hanno voglia di raccontare anche la disperazione e questi lavori hanno sempre un senso profondo. Anche io ho iniziato la mia carriera cinematografica realizzando dei cortometraggi”. Quindi, anticipando i suoi lavori futuri, ha aggiunto: “A ottobre inizierò a girare il mio nuovo film, una storia che racconta di due amici e di un cane. Questa pellicola non sarà ambientata in Sicilia, perché voglio rimarcare la mia volontà di non avere un luogo. Non l’ho mai avuto, anche quando giravo a Palermo”.

L’intervento di Daniele Ciprì ha poi lasciato il posto alla proiezione di “La folla”, film muto di King Vidor del 1928, musicato dal vivo dell’Ensemble Darshan.

Premiati da Umberto Iacono, dell’Associazione italiana formatori, gli attori Egle Doria ed Emanuele Puglia, che stasera nel piazzale Giardinella di Marzamemi saranno gli interpreti dello spettacolo teatrale “Il conto delle lune”.Un premio è stato consegnato anche a Nanda D’Amore, dell’Associazione Civita.

I VINCITORI

Miglior film

No. I giorni dell’arcobaleno di Pablo Larrain

(Cile 2012, 110’)

Raccontando l’irresistibile vicenda della campagna pubblicitaria inventata dal fronte del no in occasione del referendum sul dittatore Pinochet del 1988, il regista Pablo Larrein trae dalla commedia di Skàrmeta un film emblematico di valore universale, dove il rapporto della politica col futuro, con la speranza, col sogno trova sulla forma di un geniale pamphlet sull’impostura e sulla auspicabile rivitalizzazione della comunicazione, scommettendo sull’innesto dell’impossibile sul reale.

Menzione speciale

Salvo di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia

(Italia- Francia 2013, 118’)

La giuria non può fare a meno di menzionare il grande valore formale che la fotografia di Daniele Ciprì ha impresso al film “Salvo”, una fotografia in cui in modo esemplare si giocano le geometrie del destino individuale e la possibile redenzione collettiva in un luogo come la Sicilia.

Menzione speciale

The Parade di Srdjan Dragojevic

(Serbia, Germania, Ungheria, Slovenia, Croazia 2011, 115’)

Per aver saputo magistralmente affrontare la resa dei conti con la cultura del proprio Paese, con le sue laceranti divisioni, restituendo al diritto e alla libertà la cittadinanza dovuta, in un continuo gioco di invenzioni e in un altalena di toni leggeri e surreali che non perde mai d’intensità

CON-CORTO 2013

I VINCITORI

Miglior Corto

Gelati e granite di Ivano Fachin

(Italia 2012, colore, Hdv, 20’)

Per la felicità del linguaggio documentaristico. Che, tra realtà e immaginazione, ci restituisce il ritratto di don Giuggino, icona della città di Modica, che ha accompagnato diverse generazioni, con i suoi coni da passeggio e le sue granite al limone.

Menzione speciale come migliore attrice

A Ilenia Maccarrone, interprete del corto

Importante, molto importante di Alessandra Pescetta

(Italia 2013, colore, HD, 12’).

Ottima protagonista del film breve. Per la forza e la grazia con cui ha interpretato un ruolo non semplice, dai risvolti sobriamente malinconici, in una recitazione mai banale e priva di cliché.