Linee essenziali e design, pensata per la generazione del «downsizing» che vuole ridurre dimensioni, cilindrate, consumi, costi di gestione ed emissioni
LISBONA — Dopo un anno finanziario vissuto nello tsunami di un mercato auto che si deve di nuovo reinventare, la Toyota parte alla grande con undici novità da lanciare entro fine 2009. Dopo la iQ e la nuova Avensis, tocca ora alla Suv compatta Urban Cruiser, primo vagito di una nuova classe di mercato, e alla rinnovata monovolume Verso. Due vetture che raccontano l’impegno della Toyota per offrire proposte di design con un pizzico di emozione in più ma anche sobrie, solide e concrete. L’obiettivo è soddisfare i bisogni di un pubblico più attento a ridurre i costi, le cilindrate e il numero delle auto in famiglia. «D’altro canto — sostiene Andrea Formica, responsabile vendite, marketing, pianificazione e comunicazione prodotto della Toyota Europa — offrire una gamma eccellente che sappia soddisfare passione e ragione rappresenta l’investimento migliore di una casa automobilistica». Visti i tempi non si può dargli torto.
Simpatica, divertente da guidare e con un design innovativo la nuova Urban Cruiser fa subito un balzo in avanti, per stile, prestazioni, consumi e vocazione. Si stacca, insomma, dall’immagine delle icone del fuoristrada, come le Land Cruiser o delle sport utility come Rav4, prima pagina della Suv side story. Lunga 393 cm, larga 173 cm e alta 154 cm, con un passo di 246 cm, la Urban Cruiser sembra sorellina della Rav4, da cui prende la trazione 4×4. È una Suv, insomma, ma non una fuoristrada dura e pura. Parente della Yaris, ne condivide il pianale e parte della tecnologia. Si può scegliere con il motore 1,3 litri da 100 cv a benzina, e la trazione anteriore, o con il turbodiesel 1,4 litri da 90 cv e la trazione integrale. Anche i mo e i cambi a 6 velocità sono della cugina Yaris. Su strada la piccola Toyota è gratificante, silenziosa e confortevole, soprattutto con la motorizzazione a benzina. Una piccola, grande auto tuttofare, che viene incontro alle esigenze del guidatore metropolitano e di chi affronta gli spostamenti del fine settimana con un design che piace, sobria nei costi di gestione e valida in tutte le occasioni, dalla prima a teatro, al viaggio con buone capacità di carico, fino alle gite in montagna, anche in condizioni meteo sfavorevoli.
Nella Urban Cruiser, però, è soprattutto il design a fare la differenza. Niente più volute o ellissi belle e superflue. Ora si punta a linee tese, squadrate ma aggraziate. Su interni più spaziosi e modulari, senza perdere le qualità costruttive e di finitura che sono il vanto di Toyota. Dall’architettura degli interni emerge il buon livello di design e qualità dei tessuti con postazione di comando e sedili belli e funzionali. I due divani posteriori, infine, sono scorrevoli e ribaltabili in un batter d’occhio, mentre l’ampio bagagliaio va da 305 a 749 litri di volume. Una nuova dimensione della versatilità Toyota, dunque, trasfusa in un’inedita ed elegante mini Suv alto di gamma. Un modello con tecnologie, personalità e listino che permettono di tracciare in fretta l’identikit del suo pubblico. Unica 4×4 che contiene le emissioni in 130 g/km di CO2, la Urban Cruiser è pensata per la generazione del «downsizing», che significa ridurre dimensioni, cilindrate, consumi, costi di gestione ed emissioni.
C’è ciò che serve perché la miniSuv Toyota diventi un nuovo simbolo di status. A disegnarne la posizione nel mercato sono anche il contingente per l’Italia, limitato a 3.000 unità l’anno, e il listino non proprio popolare, anche se ancora da definire. Infatti la piccola «jap» in salsa off-road sarà disponibile da settembre a 17.000 euro, nella versione a benzina con 2 ruote motrici, e da metà maggio con il turbodiesel e la trazione 4×4, a 20.000 euro. L’altra novità si chiama ancora Verso, è un unico modello, può avere 5 o 7 posti, è lunga 444 cm (+7 cm), larga 179 cm (+2 cm), alta 162 cm e ha un vano bagagli che va da 198 a 1.645 litri. Sono i segni particolari di una nuova Verso più monovolume, rigorosa e lineare nello stile, ma migliorata nel comfort e nella finitura. Il salto di qualità, però, si scopre alla guida. L’aerodinamica eccellente, l’inedito disegno delle sospensioni e dei freni regalano alla Verso piaceri da berlina briosa e reattiva. I cinque motori vanno da un 1.6 litri da 132 cv a un 1.8 litri da 147 cv a benzina, con emissioni ridotte del 12%, e ai tre turbodiesel 2.0 litri da 126 cv e 2.2 litri nelle versioni da 150 cv o 177 cv. In arrivo in Italia a giugno, la Verso dovrebbe andare in vendita con un listino, ancora da definire, che parte dai 19.600 euro della versione d’attacco a benzina, ai 23.800 euro della più potente turbodiesel.
Valerio Monaco
Fonte: corriere.it