Sono passati circa sei anni da quando, in una notte d’estate datata Luglio 2003, un giovanotto, appena diciottenne, si faceva conoscere al mondo del pallone, realizzando una terrificante punizione al Santiago Bernabeu, rischiando di spaccare in due la porta del Real Madrid, nel corso di una prestigiosa amichevole con l’Inter. Quel ragazzo si chiamava Adriano ed era, secondo molti, destinato a diventare uno dei più forti attaccanti del panorama internazionale. Il ragazzo, possedeva un gran piede sinistro, accompagnato da una straripante forza fisica, ed anche, da una notevole progressione atletica. Tutte doti queste che, lasciavano pensare, alla nascita di un nuovo campione. L’Inter, fiutando l’affare, lo mette immediatamente sotto contratto per cinque anni, convinta di aver ripescato il Jolly dopo l’affare Ronaldo, del quale, secondo molti, Adriano doveva e poteva essere un più che degno erede. Il giocatore, da subito soprannominato l’Imperatore, dimostra grandi qualità tecniche, alle quali però, non si accompagnano grandi capacità di tenuta sia mentale che comportamentale. Iniziano lunghi periodi di smarrimento, contestazioni delle scelte degli allenatori, improvvise fughe in Brasile, e continue frequentazioni di feste in ville e discoteche di Milano. Il ragazzo, cresciuto in piena povertà, in una delle peggiori favelas di Rio de Janeiro, si lascia ammaliare dalla bella vita, dal denaro ed anche dalla compagnia delle belle donne, Più passa il tempo e più il mestiere del giocatore, diventa un optional per l’attaccante brasiliano; la sua vita, ormai, fa più notizia per il gossip che per i gol; inizia a bere, a non allenarsi, mette su molti chili di troppo e, quello che fino a poco tempo prima, era un fisico statuario, si trasforma, in un ammasso di grasso. Molti, sia all’Inter che in Brasile, provano a recuperarlo, ma la testa e’ ormai da un’altra parte; si alternano periodi di profondo anonimato a periodi, molto brevi in verità di rinascita calcistica. Ma, alla fine, tutti gli sforzi, si sono dimostrati vani; e’ notizia di qualche giorno fa che il suo procuratore Gilmar Rinaldi, ha trovato l’accordo con l’Inter per la rescissione del contratto, assicurando però che, Adriano non ha intenzione di smettere con il calcio; questa e’ solo una pausa per poter ricaricare le batterie, poi si vedrà. Difficilmente il suo futuro, sarà ancora in Italia, forse tornerà a giocare in Brasile, non ci sono certezze. Ma, cari amici del Bar dello Sport, io vi lancio una provocazione: e se l’Imperatore, a 25 anni, non fosse ancora finito? D’altronde, io sono convinto che Adriano, se riuscisse a trovare gli stimoli giusti, un ambiente sereno che gli dia tranquillità, dandogli delle certezze, isolandolo da tutto quello che non sia il lavoro e la passione per il calcio, potrebbe ancora arrivare a dire la sua; io, un’altra scommessa, per un giocatore che oggi e’ possibile prendere a parametro zero, la farei, e voi, amici miei, cosa ne pensate? Fatemi sapere, a presto!!!
Gioachino Asti