tribunle2Si è concluso, presso la sede distaccata di Canicattì del tribunale di Agrigento, il procedimento penale nei confronti di I.C. 38 anni di Canicattì, imputato di mancato mantenimento familiare. Il giudice monocratico Luca D’Addario, ha assolto l’imputato perché il fatto non sussiste. La vicenda risale all’ottobre del 2005, quando l’imputato avrebbe chiesto la separazione legale dalla moglie. Il tribunale di Agrigento, in sede di separazione, aveva stabilito il versamento di un assegno familiare di 440 euro mensili per il mantenimento del coniuge e dei due figli. Secondo l’accusa però, la somma sarebbe stata versata solo per un breve periodo di tempo e successivamente ci sarebbe stato il totale disinteressamento per il sostentamento del nucleo familiare in questione. La parte offesa, nelle precedenti udienze ha dichiarato che l’omesso versamento della somma stabilita, non le avrebbe consentito di far fronte a diverse necessità familiari. L’imputato dal canto suo, interrogato dal Pubblico ministero,  si  è giustificato dicendo che inizialmente non avrebbe  avuto nessuna difficoltà a far fronte alla spesa mensile imposta in sede di separazione giudiziale dal tribunale di Agrigento ma successivamente, a causa di problemi economici, quella somma sarebbe diventata insostenibile. L’imputato infatti, non ha uno stipendio fisso poiché la principale fonte di reddito consiste in un’attività commerciale. La difesa, ha prodotto un’approfondita documentazione che ha potuto dimostrare che le dichiarazioni fatte dal suo assistito corrispondevano a verità. Il giudice D’Addario,  esaminati tutti gli atti, ha emesso il dispositivo contente la sentenza di l’assoluzione con formula ampiamente liberatoria.