E’ notizia di oggi, l’avvenuta separazione fra Serie A e Serie B, rischiando di rappresentare una data storica per tutto il movimento calcistico italiano; la notizia, era già nell’aria, anche perché, era pressoché inevitabile, che si arrivasse ad una simile conclusione; infatti, solo nel nostro Paese, fino ad oggi, in un panorama calcistico, sempre più caratterizzato dal business e sempre meno dalla vera passione per il gioco, abbiamo avuto una Lega, che contava al proprio interno, la contemporanea presenza di grandi squadre come Juventus, Milan, Inter, Roma, Napoli, ecc., capaci di realizzare un giro d’affari di centinaia di milioni di euro, ed altre piccole squadre, di minore appeal, che minacciando continuamente scioperi e spaccature, riuscivano ad ottenere continuamente soldi e contributi assolutamente sproporzionati alle proprie esigenze. Tra l’altro, nonostante queste continue erogazioni di denaro, queste squadre minori, riuscivano ad indebitarsi notevolmente, senza la possibilità di produrre molto a livello di marketing. Ecco perché questa, anche se sembra molto diretta, sembra essere la soluzione migliore, a patto che questa volta, non si sprechi l’occasione di equiparare finalmente il nostro calcio a quello dei principali campionati europei, dove questo tipo di soluzione, è stata già adottata da tempo. Mi sembra idonea anche la figura a cui, molto probabilmente, si affiderà la nascita di questa nuova Super-Lega di serie A, Maurizio Beretta, già influente esponente di Confindustria, e pertanto uomo d’affari di primissimo livello e grande esperto di comunicazione; e poi, cari amici del Bar dello Sport, siamo proprio sicuri che questo nuovo progetto, non possa produrre effetti positivi anche per la stessa serie B, voi che ne dite? Aspetto i vostri commenti, a presto.
Gioachino Asti