di Gioachino Asti
Avviso a tutti gli appassionati di motori: il circus della Formula 1 potrebbe presto chiudere, a causa delle continue liti sorte fra la FIA, la Federazione Internazionale dell’Auto, ed i vari costruttori, Ferrari in primis, riuniti sotto la sigla FOTA. Il motivo di tutte queste liti, sta essenzialmente nella gestione del grande business che gira attorno al rombo dei motori, da sempre conteso dai gestori del marchio FIA e F1, Mosley ed Ecclestone, ed i vari team, che continuano a rivendicare il diritto ad una maggiore partecipazione nel distribuzione dei ricavi. Le polemiche sui nuovi regolamenti che dovrebbero entrare in vigore dal 2010, senza l’approvazione delle squadre, e’ la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Premesso che a mio modesto parere, e’ assolutamente impensabile che il regolamento di uno sport motoristico che da sempre rappresenta il meglio dell’evoluzione tecnologica, sia pieno di articoli, commi e postille, più del nostro codice di procedura penale, la vera partita si gioca sulla ripartizione dei ricavi, e, di conseguenza, sulla supremazia futura dei risultati ottenuti in pista. Le prime gare di quest’anno, con l’introduzione di alcune novità, nel tentativo di dare un maggiore spettacolo, hanno finito col dimostrare di aver invece creato più caos che altro; l’anno prossimo, con l’introduzione del obbligatorietà del kers, ed anche del limite del budget di 40 milioni di sterline per team, si rischia davvero, di arrivare alla clamorosa decisione di vedere una Formula 1 priva dei team storici quali Ferrari, Mclaren, BMW, Toyota, ecc. Io, penso che alla fine, una soluzione si troverà, perché in senso contrario, perderebbero tutti, a partire dai veri tifosi automobilistici, ma, la decisione con la quale, la Ferrari e le altre squadre, rivendicano la propria posizione, ci fa pensare che il compromesso, se ci sarà, dovrà basarsi su regole finalmente certe e definitive per uno sport, che nonostante tutto, continua a farci sognare al solo rombo di un motore.