
Ormai, a quattro giornate dalla fine del campionato, una cosa è certa: la Juventus è in piena crisi, non riesce più a fare risultato pieno, fa fatica a tenere il passo del Milan per il 2° posto, ed è diventata una squadra in piena confusione, mentale e tattica. Già in passato, mi sono più volte soffermato su quelle che potevano essere le cause di questo squallido finale di campionato mostrato dalla società bianconera, puntando l’indice una volta su un punto piuttosto che su di un altro; ma, alla fine, la conclusione a cui sono arrivato, è la seguente: hanno fallito tutti, dalla Società al tecnico, dai giocatori, con i vecchi Senatori in primo piano, alla proprietà, che forse, ha addirittura le maggiori responsabilità, avendo dato il proprio placet, all’avvio di questo nuovo corso bianconero .La squadra è crollata fisicamente, travolta da una infinita serie di infortuni (66 in una stagione, record stagionale),gli acquisti degli ultimi anni, a parte pochissimi casi (Sissoko, Iacquinta, Amauri, Manninger), sono stati totalmente sbagliati; i dirigenti, per carità, bravissime persone, hanno però dimostrato una profonda incompetenza nella gestione tecnica-sportiva della squadra; i pochi big che attualmente la Juventus ha in rosa, sono ormai sulle gambe fisicamente o mentalmente, ed anche le nuove leve, ad eccezione forse del solo Marchisio, non si sono dimostrati all’altezza. Ecco perché, continuo a ripetere che l’equivoco va risolto immediatamente, altrimenti questa deriva, rischia di diventare uno tsunami. Caro Ing. Elkan, lo ribadisco, intervenga subito, prima che sia troppo tardi; così come dicono alcuni miei amici, Giuseppe e Nicola, commentando le mie osservazioni su questa rubrica, la Juventus è parte della storia del calcio italiano, merita rispetto, così come la meritano i circa 14 milioni di tifosi bianconeri, e voi, cari lettori del Bar dello Sport, è così che la pensate oppure no.
di Gioachino Asti