internetImmaginate di accendere il vostro ‘pc’, connettervi ad internet e non riuscirvi, non potete visionare le vostre mail, scaricare brani musicali e video, leggere le pagine dei vostri quotidiani preferiti, niente di niente, accesso totalmente negato ad ogni applicazione in rete; vi sembra possibile o un è un paradosso?

Numerosi studi sostengono che il grande volume di ‘file’ in rete potrebbe causarne il collasso; tra questi l’indagine del Nemertes Research, riportata dal quotidiano americano “Usa Today”.

‘Milanoweb’ ha chiesto il parere di un esperto della rete, il prof. Decina del Politecnico di Milano, il quale sostiene che, in realtà, ciò ha poche probabilità di concretizzarsi, anche se reali minacce alla rete esistono:”La prima riguarda l’attacco da parte di malintenzionati che vogliono colpire la rete rendendola non agibile, cosa che in realtà è successa qualche hanno fa oscurando la rete per circa una settimana. Poi c’è la diffusione di malware, vari virus, tra cui uno dei più noti è trojan, che in qualche modo potrebbero compromettere la rete. E’ una sorta di guardie e ladri, con i “ladri” che ricercano nuove tecnologie per causare un crollo della rete e le “guardie” che le rincorrono per evitarlo”.

Il prof. Decina ha precisato che a parer suo un collasso per eccesso di ‘file’ è impossibile, ma ha voluto sottolineare l’esistenza di un contrasto tra i grandi carrier che stanno sviluppando reti di nuova generazione tramite le quali si potranno visionare ‘file’ ad alta qualità, a pagamento, e il traffico peer to peer che costituisce l’80% del traffico totale e non è intercettato dai service provider (costituito in gran parte dai download di ‘youtube’ o ‘facebook’, per esempio).

Il professore del Politecnico ha, infine, dichiarato: “Un crollo per sovraccarico è fortemente improbabile, in quanto è importante sottolineare che dagli anni ’90 il traffico di internet è raddoppiato di anno in anno, in maniera esponenziale. I timori sono legati a fatti che non c’entrano niente, e si basano sugli strumenti in possesso dei grandi carrier che in presenza di congestione strozzano il traffico peer to peer”.

Fonte: milanoweb.com