PALERMO – “In questi mesi abbiamo sentito forte la voce della popolazione siciliana che vuole liberarsi da questa barbara oppressione chiamata mafia, incubo che cancella i diritti più elementari di ciascuno di noi e vanifica la speranza di rinascita. Come ha insegnato a tutti noi Antonino Caponnetto, oggi e da qui, grazie al prezioso contributo offerto giorno dopo giorno da magistrati e forze dell’ordine, nasce la preghiera laica ma fervente della gente di Palermo e dell’intera Sicilia”.
E’ il messaggio del vicepresidente della Regione siciliana Titti Bufardeci, alla vigilia del XVII Anniversario della Strage di Capaci. “Lo Stato, che Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Di Cillo hanno servito fino all’estremo sacrificio, dimostra e dimostrerà ogni giorno ancor di più, d’essere veramente presente in tutte le sue articolazioni, perché è giunto il tempo delle grandi scelte di fondo, il tempo di dire basta alle collusioni, agli attendismi, ai compromessi e alle furberie. E’ la stagione della rigenerazione collettiva, per una rinascita morale che sia il miglior tributo alla memoria dei tanti caduti nella lotta alla mafia. Soltanto così, con un impegno quotidiano senza sosta per la legalità e per la buona amministrazione, non resteranno inutili i loro sacrifici. Alle donne e agli uomini ancora oggi impegnati in questa sfida contro la criminalità organizzata va il nostro pensiero, la nostra riconoscenza, il nostro tributo”.
Piero Messina