maltratt-animaliSi è concluso, presso la sede distaccata di Canicattì del tribunale di Agrigento, il processo nei con fronti di  un giovane di Canicattì accusato di maltrattamento di animali. Il giudice onorario, Vincenzo Ricotta, ha assolto perché il fatto non sussiste, V.S. 23 anni di Canicattì. I fatti si riferiscono a qualche mese addietro. Il giovane era stato notato da una pattuglia di carabinieri mentre colpiva , con una pedata, un cane randagio. I militari dell’Arma , in quell’occasione, denunciarono il giovane con l’accusa di maltrattamento di animali. L’animale, secondo quanto riportato negli atti giudiziari, a seguito di quella pedata avrebbe riportato diverse lesioni. Il legale di fiducia del giovane, nell’arringa conclusiva, avrebbe fatto emergere che il gesto sarebbe stato compiuto per difendersi da un avvicinamento sospetto del cane. La pedata infatti, sarebbe stata data in seguito ad un tentativo di aggressione del cane. Il giudice Ricotta, dopo aver valutato gli atti giudiziari, ha accolto la tesi difensiva ed ha emesso il dispositivo contenente la sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste. Il fenomeno del randagismo in città continua a costituire un pericolo per la cittadinanza. Branchi di animali si muovono per le strade della città, prediligendo le zone meno centrali, provocando paura e preoccupazione fra gli abitanti dei vari quartieri che vivono giornalmente questo problema. E’ impossibile infatti, posteggiare e riprendere la propria auto, attraversare la strada, raggiungere il proprio posto di lavoro senza il timore di incontrare questi animali spesso incattiviti dalla fame.