randagiTragedia sfiorata in contrada Rinazzi a causa di un branco di randagi che ha cercato di aggredire un ragazzino. A denunciare l’episodio ai poliziotti del locale commissariato, è stato un impiegato comunale di Canicattì, A. F. di  60 anni, che ha riferito di essere rimasto vittima di un’aggressione compiuta da  un branco di cani randagi. L’episodio sarebbe avvenuto nella residenza estiva dell’uomo, in  località Rinazzi. Un branco di randagi avrebbe cercato di aggredire  il nipotino dell’impiegato comunale. Grazie al sangue freddo l’uomo è riuscito ad allontanare il nipotino e successivamente a  mettere in fuga i cani. Non si attenuano dunque i disagi derivanti dalla presenta di branchi di cani randagi che scorazzano indisturbati per le vie della città. Ormai da diversi mesi, gli  abitanti di Canicattì denunciano la mancanza di interventi per limitare il fenomeno. Oltre a minare l’igiene pubblica,  i branchi di cani in giro per la città, costituiscono un serio pericolo per l’incolumità dei cittadini. I  randagi presenti in città, come dimostrato dai fatti di cronaca di questi giorni,  costituiscono un serio pericolo. Alcune settimane fa infatti, un episodio analogo era accaduto ad una a donna che era  stata aggredita da un randagio mentre si apprestava a gettare l’immondizia nei cassonetti. Per fortuna nessuna conseguenza fisica ma solo tanta paura. Una situazione senza dubbio allarmante che dovrebbe far riflettere gli amministratori pubblici. Accade sempre più spesso che gli animali, in preda alla fame, aggrediscono i passanti.