giulia-adamo1La dichiarazione di Antonio D’Alì, :”Non si può usare il simbolo come un albergo,entrando ed uscendo quando si vuole” fatta ieri durante la manifestazione organizzata per il ministro Alfano, mi fa capire che il senatore soffre di amnesia totale. Lo ha dichiarato Giulia Adamo,e continua:Se ci fosse l’oscar per la faccia tosta, il personaggio in questione non avrebbe sicuramente rivali . Vorrei ricordare al senatore D’Alì che nelle ultime elezioni regionali ha fatto campagna elettorale per la Bono Parrino, candidata nel MPA del presidente Lombardo,vorrei sempre ricordare a D’Alì che l’anno scorso nella campagna elettorale per il sindaco di Marsala faceva campagna elettorale ad Eleonora Lo Curto, candidata nel MPA. Andando a ritroso quando ero io candidata a presidente della provincia di Trapani,il senatore ufficialmente appoggiava la lista civica “Libertà”.
In tutti e tre i casi il senatore ufficialmente ha fatto campagne elettorali contro il simbolo di Forza Italia.
Che ora diventi un moralizzatore mi fa ridere anzi piangere, perchè un esponente del mio partito cioè del Pdl invece di pensare ai suoi problemi e chiarire certe sue posizioni a dir poco dubbie si erge a moralista politico.
E in ultimo, D’Alì ha dimenticato che pur di non farmi candidare ha cercato di non far presentare la lista del PDL a Trapani, come ben sa il nostro ministro Alfano,allora coordinatore del PDL siciliano, dimostrando grande segno di attaccamento al partito,pur essendo consapevole che il Pdl alle regionali avrebbe perso 50.000 voti e tre deputati regionali.
Deve sapere,sempre D’Alì, che il delirio di onnipotenza spesso si trasforma in delirio di impotenza, per cui lo invito alla moderazione e ad aspettare serenamente i risultati elettorali.
In democrazia è il popolo che sceglie i propri rappresentanti e non certo le persone che fanno solo proclami e si presentano in pubblico nascondendosi dietro alte cariche istituzionali pur di apparire ed attirare l’attenzione del popolo.
Marsala 31 Maggio 2009