A quanto appreso, a Vittorio Sgarbi ieri sera a Santa Elisabetta, nell’Agrigentino, gli è stato “impedito di partecipare ad un comizio elettorale” e “dopo essere rimasto bloccato per due ore, protetto dalla scorta” ha potuto lasciare il paese perché “scortato dai carabinieri”.
La ricostruzione dell’episodio è fornita dallo stesso sindaco di Salemi e candidato alle Europee per il Mpa annunciando denunce contro gli aggressori che, a suo dire, sostenevano un candidato del Centrosinistra.
“Un gruppo di facinorosi comunisti con atteggiamenti da fascisti – afferma Vittorio Sgarbi – ha cercato prima la provocazione verbale e poi la rissa fisica. Com’è noto, io non mi faccio intimidire da nessuno, men che meno da intolleranti estremisti di questa risma completamente fuori di testa. Con atteggiamenti malandrini volevano cacciare via me – aggiunge Sgarbi – ma sono dovuti andare via loro. Tra questi facinorosi comunisti con atteggiamenti da fascisti vi erano molti esponenti del Partito ‘presunto democratico”, ignari che, proprio il Movimento per le autonomie in Sicilia governa in molte amministrazioni assieme al Pd, e che io stesso, prima dell’arrivo a Santa Elisabetta, avevo tenuto un comizio a Naro, sempre in provincia di Agrigento, a sostengo di una coalizione in cui, tra i miei alleati, vi sono gli esponenti del Pd”.
Se Sgarbi ha affermato qualche mese addietro in una intervista al Corriere: “Vado in qualsiasi boiata tv basta che mi paghino bene, faccio un po’ il pirla e mi godo una specie di vacanza” e ha aggiunto “mi servono soldi per pagare i debiti, basta che paghino bene e io vado ovunque”, una eventuale incertezza sugli accadimenti di ieri sera è doverosa.
Si aspettano le dichiarazioni ufficiali sull’accaduto anche da parte dei contestatori.
Sgarbi non di rado scambia una semplice e civile, anche se animata, contestazione in una aggressione, non dimentichiamo quanto successo ad Agrigento in occasione della presentazione di un suo libro, un ricordo molto triste perchè Giuseppe Gatì dopo qualche mese è morto in un incidente sul lavoro, di seguito il video girato dagli amici di Giuseppe e un’intervista rilasciata da Giuseppe ad una rete locale: