Cari amici del Bar dello Sport, dopo qualche giorno di meritata pausa, riprendiamo il nostro abituale confronto sui principali temi dell’attualità sportiva. Purtroppo, devo constatare che viste le premesse, difficilmente quest’anno, riusciremo ad avere una stagione calcistica, in cui si possa parlare solo degli aspetti tecnico-tattici delle squadre, con i loro allenatori e giocatori, senza doversi sempre confrontare sul piano della polemica dialettica. Infatti, non è nemmeno iniziato il campionato, e già si inizia a beccarsi su argomenti che definire pretestuosi ed infantili è dire poco. E’ di queste ore, infatti, la inutile a mio modo di vedere polemica, scatenata dall’allenatore dell’Inter, Josè Mourinho, nei confronti del CT della nostra nazionale Marcello Lippi, reo, agli occhi dello “special one”, di aver risposto alla domanda di un cronista, prima della gara Milan-Juventus valida per il Trofeo “Luigi Berlusconi”, su chi vedeva vincitore del prossimo scudetto; la risposta del commissario tecnico è stata questa: per me, vince la Juve. Ecco allora scatenarsi la polemica, con Mourinho che non ha perso tempo nel cogliere al volo l’occasione ed ha immediatamente criticato le parole di Lippi, dicendo che l’allenatore della nazionale non si può lasciare andare a fare pronostici prima dell’inizio del campionato, che si trattava di una mancanza di rispetto nei confronti dell’Inter e, udite udite, che la cosa lo lasciava pensare, quasi a voler insinuare che questo pronostico sia l’auspicio del palazzo e che quindi sia tutto già scritto. Io, mi permetto di dare un piccolo consiglio al tecnico portoghese: si rilassi e pensi soltanto al gioco da dare alla propria squadra; ripeto, per me è una polemica che non esiste; ognuno di noi, è libero di fare il pronostico che vuole senza che lo si debba tacciare di partigianeria. E poi, ricordo al buon vecchio Josè, che il commissario tecnico della nazionale, non è un organo istituzionale, non rappresenta il palazzo, non può indirizzare una stagione a favore di una squadra piuttosto che di un’altra. Mi meraviglia che un tecnico esperto che ha vinto campionati e champions in diversi paesi, non sappia queste semplici ed elementari nozioni calcistiche. Ma si, forse le sa, e solo un ulteriore tentativo di mettersi al centro dell’attenzione, visto che da un po’ di tempo non si parlava di lui. D’altronde, è ormai noto il narcisismo che caratterizza il tecnico nerazzurro; forse, dietro a questa eccessiva presa di posizione, c’ è anche un po’ di nervosismo derivante dalla forza di qualche altra squadra che quest’anno, forse, potrà dare qualche fastidio in più ai nerazzurri che non in passato. L’Inter, a mio giudizio, resta ancora la squadra da battere, ecco perché consiglio al suo allenatore di concentrarsi esclusivamente sul campo e di non pensare ad inesistenti trame o regie occulte contro la propria formazione; quindi, caro mister Mourinho, glielo ripeto, stavolta per me, ha proprio toppato.
A presto!!
Gioachino Asti