Il comune di Canicattì, è uno dei pochi comuni dell’agrigentino che garantisce le pari opportunità tra uomini e donne. Le quote rosa infatti, sono rispettate con ben due assessori donne in Giunta. Si tratta dell’assessore alla Cultura, Manuela Seminatore e dell’assessore alle Politiche sociali, Daniela Marchese Ragona. “Il comune di Canicattì ha sempre puntato sulle pari opportunità tra uomini e donne – commenta l’assessore Daniela Marchese Ragona – il sindaco Corbo, fin dalla campagna elettorale, ha puntato sulle donne inserendo due assessori di sesso femminile. Questo ha garantito una politica di inclusione tramite le quote rosa, che favoriscono la partecipazione delle donne alla vita politica. Devo dire che personalmente ho avuto sempre la massa considerazione nelle decisioni da portare avanti e piena autonomia di decisione. Le quote rosa sono necessarie per garantire sia la rappresentanza che la realizzazione della parità sostanziale tra uomini e donne e servono affinché le donne rappresentino in uguale misura come gli uomini se stesse nelle istanze politiche, istituzionali ed economiche. Ricordo che nello statuto comunale viene specificato: “Pari opportunità fra uomo e donna nella composizione della Giunta, degli organi collegiali e degli enti, aziende e istituzioni dipendenti dal Comune”. Di questo va dato merito al Sindaco che ha mantenuto quanto promesso nella sua campagna elettorale, inserendo un terzo di donne in Giunta comunale”. Sebbene molto discusse, le quote stanno venendo introdotte in un numero crescente di paesi in tutto il mondo. Più di 30 paesi hanno introdotto quote di genere per le elezioni nazionali, modificando la propria costituzione o la propria legge elettorale. In più di 50 paesi le quote sono invece inserite solo negli statuti dei partiti, spesso chiedendo che almeno il 30% dei candidati siano donne. Polemica invece a Campobello di Licata dove il Sindaco non avrebbe inserito nessun assessore donna. I consiglieri comunali invitano, dunque, il Sindaco di Campobello di Licata a garantire le quota rosa anche nel piccolo comune dell’agrigentino prima che una sentenza del TAR disponga “ di procedere alla modificazione della Giunta in modo tale da assicurare la presenza di entrambi i sessi. I consiglieri Sferrazza e Picone invitano il sindaco Termini a prendere spunto dalla sentenza del TAR di Lecce per rimediare ad una mancanza del genere femminile nella Giunta comunale.