optimizedserie_a1-150x15011Cari amici del Bar dello Sport, rieccoci come ogni Lunedì, a commentare gli episodi ed i fatti che hanno maggiormente caratterizzato l’ultimo weekend calcistico. Iniziamo con una bella sorpresa: dopo 6 turni, troviamo da sola, in vetta alla classifica, la bella Sampdoria di Del Neri, capace, sabato scorso, di infliggere la prima sconfitta stagionale ai campioni d’Italia dell’Inter. I blucerchiati, in questo momento, hanno dalla loro il vento favorevole che solitamente caratterizza i campionati positivi di una squadra, fatti di tanti piccoli favorevoli episodi, che alla fine, possono addirittura fare la differenza nel vincere i trofei. La squatra è solida, dinamica, esprime davvero un bel gioco, ed in più, ha, fra le proprie fila, 2 autentici campioni come Cassano e Pazzini, capaci sempre di fare la differenza. Onestamente, non so, dove potrà arrivare la “Doria” al termine della stagione, ma una cosa è certa: la Genova blucerchiata, è giustamente al settimo cielo, e torna a sognare in grande, come ai bei vecchi tempi, in cui, il grande Presidente Paolo Mantovani, riuscì a centrare l’obiettivo scudetto con i vari Boskov, Cerezo, Lombardo, Viercowood, e soprattutto, i cosiddetti “gemelli del gol”, Vialli e Mancini. Dicevamo che i doriani hanno battuto in casa l’Inter, e qui, spostiamo la nostra modestissima analisi sui nerazzurri. A mio avviso, la squadra, è un po’ troppo distratta quest’anno dalla Champions, vero e dichiarato obiettivo stagionale, e rischia di perdere punti “pesanti” in Campionato; se a questo poi, aggiungiamo le ripetute “perle” del Sig. Mourinho, ecco che allora, gli interrogativi, possono davvero diventare delle certezze. Dopo la splendida uscita culinaria sui calamari a cena, il tecnico portoghese, ha dimostrato per l’ennesima volta il fair play dialettico che ormai lo contraddistingue, evitando di rispondere alle domande tecniche dei giornalisti, concentrandosi piuttosto nel ribattere che se fosse stato per lui, e non gli fosse stato imposto dalla società, per motivi contrattuali, avrebbe continuato molto volentieri a tacere e poi, a chi gli ricordava che Del Neri, nei suoi confronti, vantasse uno score positivo, ha gentilmente risposto, dicendo che lui, al porto, non era mai stato licenziato. Certo, ormai la tecnica dell’allenatore nerazzurro è nota, attacca per non essere attaccato, ma secondo me, continuando così a concentrarsi più sulla polemica dialettica che sui fatti tecnici espressi in campo dai suoi uomini, rischia seriamente di compromettere la stagione, dando degli alibi ai giocatori che certamente non meritano. Di tutto questo, non ha saputo approfittare ieri la Juventus, fermata in casa, in pieno recupero sul pari, dal Bologna. Un vero peccato, visto che si poteva iniziare una prima minifuga in campionato, ma si sa, quando contro le piccole che ti danno pochissimi spazi, non riesci a chiudere le partite, prima o poi, becchi il pareggio, e così, puntualmente è stato. Ultimamente, i bianconeri, esagerano col gioco d’attacco, concedendo troppe occasioni da rete agli avversari, e quando ti mancano i veri incontristi come Sissoko, e Felipe Melo, è costretto a giocare praticamente sempre, è inevitabile che col “rombo” di centrocampo i rischi aumentino. Forse, Ciro Ferrara, in questo momento, dovrebbe essere un pò più cinico e meno spregiudicato, soprattutto nei cambi, e si potrebbe creare un giusto mix tattico, più equilibrato fra la fase offensiva e quella difensiva. Comunque, a conclusione di questa mia breve riflessione sull’ultima giornata di Campionato, confermo quanto detto nelle nostre precedenti chiacchierate: e cioè, che il Campionato, molto probabilmente, sarà un affare a 2 fra Inter e Juventus, con tanti piccoli episodi che potranno risultare decisivi, a meno che, qualche scheggia impazzita (Sampdoria o Fiorentina), non si arrivi a confermare in alto nel corso della stagione, ribaltando tutti i pronostici.
A presto!!!

 Gioachino Asti

Gioachino Asti, opinionista sportivo
Gioachino Asti, opinionista sportivo