Non per descrivere un quadro apocalittico, ma sembra che Canicattì soffra di un male comune a molti centri abitati.
Purtroppo in questi anni, si è notato sempre di più una netta differenza tra le zone periferiche e il cosiddetto centro.
La vita amministrativa sembra navigare verso grandi progetti economici e sociali, distogliendo lo sguardo dalla quotidianità, quell’aspetto del vivere d’ogni giorno che, per quanto banale, è lo specchio di un sano vivere civile.
Le strade di Canicattì sono distinte, secondo il quartiere, di serie A o di serie B, secondo la logica della ricchezza. I primi, mattonati, puliti, degni quartieri residenziali, i secondi, da sempre inesistenti, occupati da auto e sporchi.
I quartieri di nuova espansione come contrada “Giarre” sono l’esempio eclatante di uno stato di fatiscenza vergognosa. Negozianti e cittadini che vivono in questa zona, si lamentano per lo stato di precarietà che dura da troppo tempo.
Ogni genere di sporcizia contribuisce a rendere impraticabile il transito pedonale. I pedoni, a causa dell’assenza di marciapiedi, spesso sono costretti a fare slalom tra i rifiuti e le auto parcheggiate.
La situazione non è migliore nelle piccole stradine che conducono al cuore del centro storico, lo spettacolo è dei più insulsi: cassettoni dell’’immondizia che versano in condizioni vergognose, sporchi e maleodoranti ricettacolo d’insetti e topi, che vegetano minando le condizioni di vita di chi vive e svolge un’attività nelle strade incriminate. Cumuli di materiale cartaceo, misto a rifiuti vari, troneggia negli angoli delle strade, come un cartellone pubblicitario.
Abbiamo intervistato alcuni negozianti e i residenti in diversi quartieri della città e riportiamo le lamentele espresse.
I commercianti delle zone interessante dalla mancanza di interventi, riferiscono che tutte le mattine è necessario pulire accuratamente lo spazio antistante i negozi, altrimenti rischiano di essere sommersi dalla sporcizia. Inoltre, immaginate le difficoltà che incontra un venditore di prodotti alimentari, poiché oltre alla pulizia interna del negozio deve disinfettare lo spazio attiguo al punto vendita per una maggiore sicurezza igienica.
Il malcontento si estende ad altre zone di Canicattì, quali il rione “Villaggino”, alcune traverse di via De Gasperi, via Rosolino Pilo, proteste più che giustificate rafforzate da un’inadeguata, saltuaria ed incompleta pulizia delle strade. L’ordine e la pulizia delle vie, sono l’indice che attesta la cura e l’attenzione che l’amministrazione è in grado di offrire al territorio che sovrintende. Canicattì una volta era famosa per L’Uva Italia ma adesso sembra più conosciuta per la “sporcizia”.