cristo“Bisogna essere cristiani non solo nell’anima ma anche esteriormente” è questa l’opinione di diversi  parroci che ho  sentito personalmente.  In Italia purtroppo i praticanti sono solo il 20 percento di tutta la popolazione.  Molti  attuano  un cristianesimo di comodo, gente che farebbe meglio a pregare fuori dai luoghi sacri cercando  risposte interiori che magari  possano avvicinare davvero a Dio .

In quest’epoca di incertezze, in cui si rimane spesso sulla superficie delle cose per evitare di porsi le vere domande, apparentemente non ci sono più le risposte definitive, né in politica, né nella scienza e nemmeno in religione. Non si fa più riferimento al concetto di bene e di male, di falso e di vero, il trionfo del “me” sembra  un’amara vittoria. Quale libertà, autenticità, profondità, in una parola quale felicità in tutto questo?

La precarietà della nostra esistenza, dovrebbe far riflettere tutti coloro che improntano la propria vita su interessi marginali,  chi basa la propria realtà sull’apparire a scapito dell’essere, credo  viva solo a metà. Rivolgendomi ai giovani, da giovane almeno  tale mi sento,  vorrei ricordare che oltre al divertimento, che comunque deve essere una componente essenziale della loro quotidianità,  ci sono dei valori superiori che devono accompagnarli quotidianamente in questa corsa mozzafiato che la vita rappresenta.

Ma qual è l’incidenza dell’azione cattolica sui giovani? I ragazzi avvertono la necessità di essere sostenuti,  di non essere lasciati soli nel loro cammino e nella formazione dei loro ideali e purtroppo in questo,  la catechesi  non li aiuta  molto.  Sarebbe opportuno che le istituzioni presenti sul territorio (scuola, enti locali, ecc) aiutassero la chiesa a dare un aiuto maggiore  al fine di far superare  i momenti di smarrimento.

Secondo il mio modesto pensiero,  le nuove generazioni sembrano poco  interessate al pensiero religioso,   c’è un distacco visibile dalla pratica concreta della vita cristiana. Ma cosa pensano i giovani  in merito alla funzione della chiesa? “ Sono favorevole alla chiesa come istituzione – commenta Alberto, giovane liceale  – come guida ai veri valori della vita, non tollero invece quei personaggi che confondono la missione di pastore di anime ritenendola alla stregua di  un lavoro comune”.