Un territorio a vocazione fortemente agricola, quale è quello siciliano, deve vivere necessariamente di agricoltura. Sarebbe sbagliato immaginare ipotesi di riconversioni industriali di un territorio che non è vocato all’industria. I vari tentativi effettuati in questa direzione già dal dopoguerra ad oggi sono risultati fallimentari.
L’agricoltura rimane perciò la vera e più importante infrastruttura del nostro territorio, ma che purtroppo sta vivendo una crisi senza precedenti i cui effetti possono rivelarsi devastanti sia da un punto di vista economico che sociale. La perdita di migliaia di posti di lavoro in agricoltura andrà inesorabilmente ad aggravare un bilancio già fortemente compromesso del nostro territorio che registra uno dei più elevati tassi di disoccupazione della Sicilia pari al 33%.
Le aziende agricole, già in sofferenza da alcuni anni, in quanto fortemente indebitate anche con l’Inps, non risultano essere più competitive nei mercati e non potranno partecipare ad alcun bando per l’ottenimento dei benefici e finanziamenti regionali e comunitari. Sono quindi destinate a morte certa.
Serve perciò una presa di coscienza di questo problema da parte di tutti, in primo luogo da parte della politica che deve farsene carico affinché una crisi economica non evolva in emergenza sociale. Tutti i partiti, di centro destra e di centro sinistra, a prescindere dalle posizioni di maggioranza o minoranza, devono dimostrare maturità e coesione consapevoli che la chiusura delle aziende agricole determinerebbe un impoverimento irreversibile del territorio con la conseguente contrazione dell’intero sistema economico.
Diverse sono state le iniziative intraprese a sostegno del comparto agricolo, ma, ad oggi si è ancora lontani dalle risposte concrete annunziate da più parti.
Auspico, perciò, l’istituzione di un coordinamento regionale composto anche da una rappresentanza dei sindaci siciliani, e fra essi dichiaro la mia disponibilità, che affronti seriamente la problematica e valuti l’opportunità di destinare all’agricoltura siciliana, la vera e più importante infrastruttura, in maniera diretta e urgente, una parte dei fondi FAS destinati alla Sicilia. Solo così, al di là degli annunci e rassicurazioni, potrebbe essere possibile fronteggiare concretamente una tale emergenza sociale.
Il nostro territorio ha bisogno di aeroporti, di potenziamento della funzionalità dei porti, di autostrade, di ammodernamenti delle linee ferrate, di ponti, ma principalmente ha bisogno che l’agricoltura non muoia.
Grotte, li 02/12/2009
Il Sindaco del Comune di Grotte
Rag. Paolo Pilato