Una banda che gestiva il traffico di immigrati clandestini e’ stata sgominata nella notte dalla Polizia a Palma di Montechiaro. Arrestate sette persone, tra cui quattro palmesi e tre extracomunitari. Si tratta di Gioacchino Arcadipane, 46 anni, detto “Bin Laden” Luigi Di Falco, 59 anni, detto “Pidaloru” Helcam Mohmed Elka Sme, 34 anni Mohmed Saed Kalel, 26 anni Gioacchino Mario Vitello, 48 anni, detto “Iachinu u pisciaru” Salvatore Vitello, 34 anni, detto ” brancaleone” e Zoura Ahmed Rabie Ahmed, 24 anniGli agenti hanno fatto irruzione in un casolare di Cala Vicinzina, nei pressi del castello medioevale di Palma, e all’interno hanno trovato circa 150 immigrati appena approdati con un’imbarcazione che li ha aveva lasciati sulla spiaggia. Il blitz e’ scattato grazie a un’intercettazione telefonica in cui due degli indagati parlavano dello sbarco che si sarebbe verificato da qui a poche ore. Il blitz ha permesso di bloccare un centinaio di immigrati, mentre un’altra trentina si e’ data alla fuga nelle campagna di Palma. All’interno del casolare, diroccato e di proprieta’ dell’ex sindaco di Palma, Rosario Gallo che era del tutto all’oscuro della vicenda, e’ scoppiata una sommossa da quanti erano stipato all’interno che e’ stata sedata a fatica dai poliziotti. Un agente e’ stato ferito alla testa da un oggetto contundente ed è stato medicato al pronto soccorso dell’ospedale di Licata con una decina di punti di sutura. Il casolare era tenuto d’occhio dai poliziotti da giorni, in quanto ritenuto la base logistica della banda, che l’utilizzava come punto di approdo. Poi su due furgoni a piccoli gruppi gli immigrati venivano smistati in tutta la Penisola. Per quattro componenti della banda l’arresto è avvenuto in flagranza, infatti sono stati bloccati mentre a bordo dei due furgoni stavano già trasferendo i primi clandestini. Secondo l’inchiesta della Procura, coordinata dal sostituto procuratore Giacomo Forte e dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo, ci sarebbero stati diversi altri sbarchi di clandestini sul litorale di Palma grazie alla base operativa creata sulla terraferma dal gruppo di italiani. Gli immigrati fermati sono tutti di nazionalità magrebina, molti dei quali minori.
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