E’ proprio il caso di dirlo, cala il sipario sul teatro Sociale di via Ippolito. La struttura, inaugurata esattamente un anno addietro dopo 40 anni di chiusura, adesso è  dimenticata da  tutti.

Ricordo che esattamente un anno fa, la cosiddetta politica canicattinese faceva a gara per accaparrarsi i meriti della riapertura e  la quasi totalità del Consiglio comunale evidenziava sprechi di denaro per pompose inaugurazioni e mancanza di programmazione.


Bene,  adesso a distanza di un anno, nessuno dice più nulla, nessuno si preoccupa di capire come mai questa struttura sembra abbandonata a se stessa!

Non è che magari ci vorranno altri 40 anni affinchè si ritorni a parlare del teatro Sociale???

Battute  a parte,  vorremmo delle risposte riguardo alla mancanza di  un cartellone  artistico e  sulle somme destinate a Sandrocchia , come direbbe l’amico Enrico Lucci. Eh si, il tanto discusso direttore artistico,  Sandra Milo  in città si è visto  ben poco e, a parte la sua pomposa apparizione per il giorno dell’inaugurazione, non abbiamo più sentito parlare né di scuola  di teatro, come promesso in una intervista che rilasciò il giorno dell’inaugurazione né di una stagione  teatrale di rilievo.

Di chi è allora la responsabilità?

Qualcuno mi dice che è compito delle  istituzioni locali  far si che  tale struttura decolli ma non si può solo puntare il dito senza farsi promotori di idee. Nessuna associazione e nessun consigliere  comunale  ha proposto delle iniziative mirate a far si che  tale struttura  inizi a  lavorare a pieno regime.

A dire il vero , personalmente ho solo notato che si fa a gara  per cercare di sfruttare il teatro per  fini privati.  Qualcuno prima trae beneficio andando ad elemosinare la struttura  e  poi sputa  nel  piatto in cui  ha mangiato!  La  coerenza dov’è?

La programmazione della nuova stagione è  ferma perché  non si riesce a  dialogare  tra le forze politiche  o  per  quale altro motivo?

Attediamo risposte e suggerimenti. Grazie per l’attenzione.