Operazione antidroga della Squadra mobile di Agrigento. In manette sono finite 10 persone di Porto Empedocle, e una di Favara, ritenute responsabili del reato di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio e al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione di armi. C’è il sospetto che le persone fermate agivano in favore di Cosa Nostra. Tra gli arrestati Giuseppe Grassonelli, 28 anni, figlio di Gigi, ucciso nella prima strage di Porto Empedocle, cognato di Fabrizio Messina, Salvatore Prestia, 30 anni, dell’omonima famiglia mafiosa. A casa di uno degli arrestati, Salvatore Cefalù, 23 anni, è stata anche trovata droga che è stata sequestrata. In carcere pure Roberto Romeo, 29 anni, fratello di Maurizio, che è stato arrestato lo scorso novembre perchè considerato l’esattore del “pizzo” per conto di Gerlandino Messina, e poi Antonio Russello, 25 anni, di Favara, già arrestato lo scorso 19 luglio perchè era suo l’appartamento situato in via Primo Maggio, il primo covo favarese che ha ospitato la latitanza di Gerlandino Messina. Le altre persone fermate sono: Alfonso Lauricella, 44 anni, Alfonso Sanfilippo, 38 anni, Salvatore Radio, 46 anni, Salvatore Miliziano, 21 anni, Salvatore Di Betta, 30 anni e Giuseppe Salemi, 27 anni. L’inchiesta è stata coordinata dalla Dda di Palermo, diretta dal procuratore capo Francesco Missineo e dall’aggiunto Vittorio Teresi.
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