Si terrà il 25 febbraio prossimo davanti il tribunale di Sorveglianza di Roma, l’udienza per la revoca del 41 bis all’ex capo di Cosa nostra agrigentina, Giuseppe Falsone. La richiesta di revoca del 41 bis, il regime del “carcere duro” è stata avanzata lo scorso 3 settembre dall’avvocato Giovanni Castronovo, difensore del boss campobellese. Il 41 bis per Falsone venne imposto con un decreto firmato dal sottosegretario alla giustizia, Antonio Caliendo il 13 agosto del 2010, quarantotto ore dopo l’estradizione dalla Francia, dove il campobellese è stato arrestato il 25 giugno, durante un blitz della polizia francese e gli uomini della Squadra mobile di Agrigento, unitamente al personale dei servizi segreti italiani. Secondo Castronovo, il boss con il fatto di essersi trasferito in Francia dimostrerebbe che aveva intenzione di troncare ogni rapporto le famiglie agrigentine. Vengono poi sollevati alcuni vizi formali che secondo la difesa renderebbero illegittimo il decreto con cui è stato imposto a Falsone il 41 bis.