Dedalo ambiente è alla ricerca di una discarica per conferire i rifiuti raccolti nei 7 Comuni dell’ambito territoriale Ag3, che oltre alla città di Campobello di Licata annovera anche Licata, Canicattì, Ravanusa, Naro, Camastra e Palma di Montechiaro.

Le strade di Campobello di Licata si sono trasformate in una discarica a cielo aperto, il tutto peggiorato dai cocenti raggi solari che amplificano il nauseabondo odore dell’immondizia che ormai ha raggiunto anche le pubbliche vie.

Oltre la normale formazione di batteri anerobici e di germi, i rifiuti sono diventati il paradiso di animali randagi e ratti, con conseguente rischio di epidemie e contagi sull’uomo a seguito di contatti con feci e altro.

Il commissario della Dedalo ambiente, Rosario Miceli comunica che oltre all’allarme igienico-sanitario, vi è anche un problema di risorse economiche infatti dal primo luglio la discarica di Siculiana applicherà una tariffa di 72 euro a tonnellata mentre la discarica di contrada Grotte San Giorgio a Catania ha una tariffa di 112,42.

Quotidianamente nei 7 Comuni consorziati con Dedalo si producono 170 tonnellate di rifiuti che in un anno raggiungono il costo  di 4.467.600 euro se si scarica a Siculiana e di 6.975.661 se si conferisce a Catania.

Per il trasferimento invece viene sostenuta una spesa pari a 33 euro a tonnellata, quindi per raggiungere Siculiana si spende 2.047.650 euro, per Catania servono 60 di euro a tonnellata per un totale di 3.723.000 euro. Significa che oltre al costo per raggiungere la discarica catanese, c’è una differenza di 2.508.061 euro per il conferimento e di 1.675.350 euro per il trasferimento.

Inoltre la Dedalo Ambiente data l’elevata età media del parco auto non ha i mezzi per affrontare lunghe trasferte, l’unica soluzione rimane la discarica di Siculiana che dovrebbe riaprire il primo luglio, e nelle more trovare centri di raccolta temporanea  nei vari comuni per alleggerire il carico cittadino.

Il tutto a discapito dei cittadini che annualmente pagano il canone di smaltimento rifiuti.

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foto realizzate dal gruppo “Pro-Campobello”