Al posto del minuto di silenzio nazionale, un minuto con “Suona il clacson” contro l’aumento delle accise. Questa la protesta messa in campo dal mondo dei trasporti contro la manovra del governo, per denunciare l’aumento del prelievo fiscale sui carburanti. La Cna-Fita è a capo della manifestazione, a cui hanno aderito Federconsumatori, Adiconsum, Filt-Cgil, Uil Trasporti, Faib-Confersercenti, Fegica-Cisl, Trasfrigoroute Italia Assotir, Cna Servizi alla Comunità, Autoriparazione, LegaCoop e il Corriere dei Trasporti. Questa mattina sotto il tempio di Giunone ad Agrigento, come da programma, a mezzogiorno, una lunga colonna di autoarticolati ha suonato il clacson, occupando la rotonda sottostante al tempio di Giunone. Si sono formate lunghe file di auto. Suona il clacson soprattutto per far sentire alta la voce di tutto il popolo della strada che ogni giorno per muoversi, per andare al lavoro, per trasportare le merci e i beni di consumo deve misurarsi con la vera emergenza, quella di una mobilità allo stremo su cui non si investe ma da cui si continua a prelevare soldi alla stregua di un bancomat.