Ricevo da una nostra Associata, la Dott.ssa Germana Peritore questa bellissima lettera, dove con grande sensibilità, è riuscita ha fotografare la situazione drammatica che vivono molte città, soprattutto nel meridione.

Lei vive al Nord, ma parla di Licata, sua città di origine, ma potrebbe adattarsi benissimo a qualsiasi altra città.

Il Presidente MNC

Angelo Sciascia

Una favola disincantata

“….non si può amare un luogo, poi, in cui si è sofferto e una gente con cui non si era per nulla d’accordo. Mia madre ne aveva avuto dolore, della sua vita lì; vi si era ribellata, ne era fuggita. Ma ne aveva un amore che andava oltre la morte… E sa perché, pensandoci me ne sgomento? Perché a momenti mi sorprendo a sentire un’eco di quel suo amore, di quella sua memoria, di quella sua volontà…” L. Sciascia Il cavaliere e la morte

Quando torno nella mia città,Licata, ripenso sempre queste parole del mio scrittore preferito, parole di amore e disincanto.

Ma quando torno nella mia città, qualcosa mi sorprende sempre.

Sì , i problemi sono sempre più grandi, più evidenti, lampanti.

Ma c’è dell’altro, più sorprendente, inaspettato.

Mi capita per strada di incontrare qualcuno che non conosco ma che mi conosce. Mi ferma, si presenta, mi sorride.

Scambiamo due parole, un’emozione, uno sguardo, poi ci salutiamo. Ma in quel momento giunge l’inaspettato.

Un ringraziamento. Per cosa? Chiedo io.

Perché abbiamo parlato un poco e la ringrazio. E’ la risposta.

La cosa accade e mi stupisce.

Ne parlo. Un mio parente mi risponde e mi spiega, con la pazienza antica che svela un mistero a un bambino stupito e perplesso.

Una storia di barbarie. Mi porge una metafora evidente.

Sai, mia cara, la nostra città è imbarbarita.

Sai non è più quella di una volta.

Una volta le cose preziose brillavano alla luce del sole, la spazzatura invece la mettevamo al buio perché quello era il posto.

Adesso tutto è cambiato, capovolto. La spazzatura è alla luce in bella vista, le cose belle sono al buio, nascoste, trascurate, abbandonate.

Vedi, le persone oneste di questa disgraziata città, hanno paura, non hanno più la fiducia negli altri, si aspettano il peggio, sono sospettose e in stato di ansia costante. Vivono il prossimo, l’altro, come un pericolo. Hanno paura. Nessuno le tutela, le protegge, le difende, le garantisce. Questa città è senza leggi, senza istituzioni. Tutto può capitare e quasi sempre è il peggio.

Allora le persone oneste, come le cose preziose, si ritirano dove, una volta, stavano i birbanti e la spazzatura.

Non guardarmi così. Sembra una favola ma è la realtà.

Ma non pensare che tutto, dico tutto, sia perduto per sempre.

Chi giunge qui disarmato e disponibile e porge la parola all’altro e lo ascolta, lo guarda negli occhi e nel cuore, rompe l’incantesimo della barbarie. La spazzatura torna al suo oscuro e ciò che è bello e buono torna alla luce. Ma….solo per un attimo.

L’Associata

Movimento Nazionale Cristiano Liberale

Dott.ssa Germana Peritore