Il passaggio dal 2011 al 2012 vede la chiusura di un anno pieno di soddisfazioni – e qualche boccone amaro – e la nascita di 365 giorni ancora carichi di aspettative per la Miraglia Rugby Agrigento.

Se i primi mesi di vita della società hanno visto risultati che il rugby agrigentino attendeva ormai da anni, ci sarà ancora tempo – e tanto lavoro da fare- per raggiungere la consacrazione.

I successi sul campo – finora storici per il rugby agrigentino degli ultimi dieci anni almeno – della formazione di Serie C, sono solo una delle facce di un vero e proprio diamante. Le altre sono il lavoro fatto per la crescita di quello che in gergo si chiama “movimento”: in tanti ormai conoscono il rugby, e in molti iniziano ad avvicinarsi a questo sport. Ma non solo. Avere tentato la strada innovativa per questo versante della Sicilia del rugby femminile (le Miragline) e adesso avere avviato le formazioni giovanili, che saranno già in campo a gennaio, costituiranno le radici per la crescita di un albero che si spera essere grande e rigoglioso.

“Abbiamo profuso molto energie – spiega il presidente Nuccio Zambuto – ma le soddisfazioni ci hanno ripagato dei sacrifici fatti. Ormai siamo una realtà difficile da ‘mettere di lato’, e con i nuovi successi che sicuramente raggiungeremo potremo contare, spero, su una base di consenso sempre più ampia. Un ringraziamento e un plauso va sempre al sindaco di Realmonte Piero Puccio, per averci consegnato in tempi rapidissimi un campo che ci ospita per le partite di Serie C e ospiterà anche le juniores. Sono gli amministratori illuminati come lui – prosegue – che consentono alle società sportive e alle realtà anche di nicchia, per così dire, di poter concretizzare i propri progetti. Se dovessi chiedere al 2012 qualcosa, da uomo di sport, mi auspicherei un interessamento maggiore della politica ai bisogni del territorio”.

“I ragazzi sono cresciuti a vista d’occhio – spiega il mister D’Addeo – ma so che potranno dare ancora molto. Ormai in Sicilia si parla di noi e tra le squadre avversarie si è diffusa la voce che quelle con l’ Agrigento non sono di certo partite facili da affrontare. Il lavoro che ci aspetta però è ancora molto, sebbene ad oggi quello che doveva essere un campionato di prova ci abbia riservato delle grandi soddisfazioni. Adesso la concentrazione dovrà essere massima per l’incontro contro il Syrako fuori casa il prossimo 15 gennaio”.

Una trasferta tutt’altro che facile, contro una squadra in grande forma, di maggiore esperienza e soprattutto motivata a rincorrerere Nissa e Union Messina, che occupano a pari punti la prima posizione. Più semplice potrebbe essere l’incontro con l’Amatori Enna il 22 gennaio in casa così come l’ultima di campionato fuori casa con l’Iron Team Palermo il 19 febbraio.