Sollevare le questioni dell’autosufficienza economica, dell’assistenza domiciliare e della conseguente ghettizzazione del disabile all’interno della famiglia d’origine. È quanto ha chiesto in una lettera lo scrittore canicattinese Domenico Turco al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Turco è affetto dall’età di 8 anni dalla distrofia muscolare. Oggi è impegnato a difendere i diritti umani dei diversabili, non solo o non tanto di Welfare. “Perché un disabile – afferma – non gode dei diritti che hanno tutti, non è uguale a tutti gli altri…” Le chiedo – scrive Turco nella missiva a Napolitano – di farsi latore di questo messaggio, che vuole rendere reattiva l’opinione pubblica sulla necessità di fare di più e meglio per il superamento di tutte le barriere. Superamento che si potrà realizzare recependo in sede legislativa la normativa ONU e il Trattato UE di Lisbona in merito all’effettivo diritto alla libertà, alla vita e alla felicità della persona con disabilità”.