Una lettera minatoria con foto di proiettili e minacce è arrivata ieri all’assessore regionale per l’Economia, Gaetano Armao. Fa seguito a quella giunta ieri al sindacalista Vincenzo Liarda a poche ore dalla firma con cui l’assessorato all’Economia ha affidato la gestione e valorizzazione del Feudo Verbumcaudo al Consorzio Sviluppo e Legalità.
Nella lettera ci sono anche due foto: una di Armao e una di Liarda, insieme a minacce di morte e alla promessa di riappropriarsi del Feudo.
“Il percorso avviato per Verbumcaudo e’ ormai irreversibile. Chiunque pensi di poter interferire, con minacce e fare criminale, sul percorso intrapreso dalla Regione verso la legalita’, potra’ solo trovarsi di fronte a un muro invalicabile”.
Lo dice il Presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo commentando la notizia di nuove intimidazioni, giunte all’indomani dell’assegnazione del feudo al Consorzio Sviluppo e legalita’, e delle reiterate minacce al sindacalista Vincenzo Liarda. Questa volta, destinatario dell’intimidazione e’ stato l’assessore regionale per l’Economia Gaetano Armao che segue la vicenda.
All’esponente del suo esecutivo Lombardo esprime solidarieta’ insieme all’intera giunta di governo regionale.
“Lo abbiamo detto ieri e lo ribadiamo oggi. – prosegue il Presidente della Regione – Questo territorio diventera’ simbolo del riscatto dei madoniti e di tutti i siciliani”.
“Questo e’ il governo della legalita’ e delle riforme. Lo dimostrano atti concreti che ci vedono impegnati tutti i giorni nella ricerca del bene comune. Si rassegnino – conclude il Presidente della Regione – i protagonisti della stagione del malaffare. Non saranno le intimidazioni a fermare questo percorso”.