La Procura generale ha chiesto la condanna a oltre 75 anni di reclusione di sei presunti mafiosi della cosca di Bivona. Erano accusati, a vario titolo, di mafia ed estorsione. La pena più alta (14 anni e 6 mesi) è stata sollecitata per Domenico Parisi; 14 anni e 3 mesi, 13 anni e 10 anni sono le pene chieste per i fratelli Maurizio, Luigi e Marcello Panepinto. Dieci anni la condanna sollecitata per Vincenzo Ferranti, che era stato assolto in primo grado; 13 anni e 3 mesi per Giovanni Favata. I fratelli Panepinto, imprenditori, in passato avevano denunciato di aver subito richieste estorsive ed erano diventati un esempio per gli altri imprenditori dell’agrigentino. Dalle indagini, però, emerse che i Panepinto, proprietari negli anni Novanta di un impianto di calcestruzzo, taglieggiavano gli imprenditori della zona. Tutti gli appalti e i lavori pubblici sarebbero stati in qualche modo controllati da loro. La sentenza è prevista per il 9 marzo.