Il carnevale canicattinese 2012 continua a suscitare polemiche. Ci è giunta in redazione, una lettera non firmata, dove gli autori, definendosi “Carristi che amano il carnevale” ci hanno fatto notare, come uno dei carri partecipanti a questa edizione del Carnevale di Canicattì è quasi identico ad un altro carro presente nell’edizione 2011 del carnevale di Sciacca.
Secondo quanto riferito dagli estensori della lettera, il carro in questione è : ”Non ce n’è per nettuno” proposto dall’associazione “New Generation”, molto simile sia per il nome dell’allegoria, per i movimenti, illuminazione frontale e dimensioni, al carro presente nella scorsa edizione del carnevale di Sciacca che si chiamava “Non ci ferma Nettuno”.
Qualcuno potrebbe pensare che si tratta solo di un caso ed anche noi lo abbiamo pensato. Per questo motivo, per correttezza d’informazione e per evitare di innescare polemiche basate sul nulla, prima di redigere l’articolo abbiamo voluto verificare se quanto affermato trovasse riscontri oggettivi.
Basandoci sulle precedenti edizioni, per vedere se magari vi erano casi analoghi, abbiamo scoperto che nel 2001 nel carnevale di Sciacca era presente un carro dal nome ”Masai chi sa fari” e nell’edizione 2007 del carnevale di Canicattì, vince il carro ”Chissafari” proposto sempre dall’associazione “New generation”. Un caso che sembra quasi molto simile a quello attuale.
Queste analogie sono state più volte fatte notare a chi è deputato a giudicare i carri, ma nulla è mai stato fatto per modificare il regolamento tanto che ad esempio, nell’edizione del carnevale canicattinese del 2008 la serata si è conclusa con l’intervento delle forze dell’ordine a causa dei disordini successi dopo la lettura del verdetto finale . Successivamente sono stati chiesti i verbali delle votazioni ed alcuni misteriosamente erano stati distrutti. Alleghiamo in coda a quest’articolo documentazione che testimonia quanto scritto.
Se le cose stanno così, sarebbe una grave violazione del regolamento che prevede l’originalità delle allegorie e il divieto assoluto di utilizzare pezzi già visti in altri carnevali. I “Carristi che amano il carnevale” fanno presente che: “è più onesto presentare un carro brutto e con movimenti scarsi che un mega carro preconfezionato “ . Si ritiene altresì corretto, per non far morire definitivamente questa kermesse , che si faccia luce su questa vicenda per evitare i soliti teatrini alla fine della manifestazione.
Chi è chiamato a giudicare, ha l’onore e soprattutto l’onere di agire in assoluta trasparenza . I “Carristi che amano il carnevale” annunciano che questa volta la questione potrebbe finire davanti ad un giudice poiché sono pronti a denunciare alla procura della repubblica di Agrigento eventuali anomalie nella stesura del verdetto finale.
Negli anni purtroppo, ha prevalso la rivalità che ha trasformato quelli che prima erano un gruppo d’amici con tanta voglia di lavorare in concorrenti spietati tanto da arrivare, negli anni passati, a costringere le forze dell’ordine ad intervenire per evitare il peggio.
Tutti ricorderanno la polemica sorta nell’edizione del 2008 dopo che sul palco di largo Aosta, è stato letto il verdetto finale. Antonio Rinallo, presidente dell’associazione “Ci siamo anche noi” che in quella edizione ha ottenuto la medaglia di bronzo, in quell’occasione affermò che quella classifica non avrebbe rispettato il pensiero popolare pensiero comune a molti canicattinesi.
La mancanza di un regolamento ufficiale continua sempre ad alimentare polemiche. Da anni si chiede che a votare sia una giuria popolare. Molti carristi affermano da tempo: ”Non vogliamo una giuria tecnica, vogliamo che i nostri carri siano votati dalla gente perché è per loro che ogni anno aspettiamo il carnevale con gran frenesia e ci prodighiamo sempre al massimo affinché tutto proceda nel migliore dei modi. La politica deve rimanere fuori se questa kermesse deve sopravvivere altrimenti possiamo dire addio ad una manifestazione che è motivo d’orgoglio non solo per noi carristi ma per l’intera cittadinanza”.
Va sottolineato che la nostra redazione è assolutamente disponibile alla pubblicazione di eventuali chiarimenti che dovessero pervenirci da parte dell’associazione chiamata in causa o di qualsiasi soggetto che, documentando con prove certe, voglia intervenire per far luce sulla vicenda.
Il video del carro “Non ci ferma Nettuno” del Carnevale di Sciacca: