Una nuova fase eruttiva, la terza dell’anno, si è verificata nelle prime ore della mattinata sull’Etna con spettacolari emissioni di fontane di lava e attività stromboliana dal nuovo cratere di Sud-Est. Dalla bocca è emersa una colata, bene alimentata, che si è diretta nella desertica Valle del bove. L’attività a provocato la fuoriuscita di una colonna di cenere lavica dispersa in direzione nord-est.

Secondo gli esperti dell’Ingv di Catania l’attività è cominciata poco dopo le 5.30 e si è conclusa intorno alle 8. E’ regolare l’attività nell’aeroporto internazionale di Catania Fontanarossa dove alle 9 di stamani si è riunita l’Unità di Crisi in seguito alla comunicazione da parte dell’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) dell’emissione di una significativa quantità di cenere vulcanica in atmosfera.


Valutata l’estensione della nube vulcanica e la direzione dei venti, l’Unità di Crisi ha deciso di chiudere fino alle ore 13 i settori di volo 1 e 2. Una modifica dettata dalle circostanze meteorologiche che tuttavia non interferisce con il flusso dei voli in arrivo e in partenza che restano regolari.

Sono stati 24 gli interventi degli uomini del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico nel fine settimana. Sul versante sud dell’Etna i tecnici del Cnsas Sicilia sono entrati in azione 13 volte, in tre casi, tutti nella zona dei crateri Silvestri, è stato necessario l’intervento dell’elisoccorso. G.T., 30 anni, di Agrigento, ha riportato la lussazione della spalla destra cadendo con gli sci. G.C., 18 anni, di Siracusa, la distorsione della caviglia destra cadendo con lo slittino. G.M., 18 anni, di Tremestieri Etneo, la distorsione della caviglia destra per una caduta con la “padella”. Una bimba catanese di 9 anni, S.D.U., invece, ha riportato un trauma cranico dopo essere scivolata sulla neve. Altri 5 interventi sono stati portati a termine nel versante nord.