Entra in vigore, per tutti i nuovi immigrati (dai 16 anni in su) che arrivano in Italia e chiedono un permesso di soggiorno della durata minima di un anno, il Decreto del Presidente della Repubblica del 14/09/2011, n. 179 concernente l’Accordo di integrazione tra lo Stato e lo Straniero “Permesso di soggiorno a punti” che si dovrà firmare presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione della Prefettura o in Questura. A cura dell’associazione di volontariato Anolf Sicilia, si allega la circolare a firma dei Ministri dell’Interno Cancellieri e per la Cooperazione e l’Integrazione Riccardi. In essa vengono descritte le linee d’indirizzo per l’applicazione del suddetto decreto con un linguaggio rispettoso dei due soggetti interessati (Lo Stato Italiano e lo Straniero), i quali dovranno perseguire una strada di collaborazione reciproca. Lo Stato si impegna ad offrire gli strumenti di acquisizione della lingua, della cultura e dei principi generali della Costituzione. Il cittadino straniero sul territorio italiano assume l’impegno al rispetto delle regole della società civile al fine di perseguire, nel reciproco interesse, un ordinato percorso di integrazione. Un passaggio importante della circolare è quella riferita agli impegni che lo «Stato assume nel sostenere il processo di integrazione dello straniero attraverso l’assunzione di ogni idonea iniziativa in raccordo con le Regioni e gli Enti Locali, i Centri per l’Istituzione degli adulti, nonché con le organizzazioni sia del terzo settore, sia dei datori di lavoro che dei lavoratori». L’Anolf Sicilia segnala, infine, che i Ministri raccomandano di recepire «ogni utile indicazione» proveniente dai consigli Territoriali per l’Immigrazione al fine di adottare misure migliorative idonee ai bisogni dei cittadini Stranieri. In sostanza, le istituzioni devono tendere ad agevolare il percorso di integrazione delle persone immigrate nel tessuto sociale.A proposito di quest’ultimo provvedimento l’Anolf Sicilia esprime il proprio apprezzamento: «Anche se abbiamo giudicato il provvedimento emanato dal precedente Governo, uno strumento volto a rendere la vita dell’immigrato difficile, sofferente e finalizzato a fare entrare l’immigrato nella clandestinità, oggi possiamo affermare che le indicazioni dei Ministri costituiscono “nuove regole di civiltà” per un paese proteso ad accogliere ed integrare ogni cittadino straniero presente nel nostro territorio. In questa direzione i nostri Responsabili territoriali degli sportelli Anolf della Sicilia, presenti all’interno dei Consigli Territoriali per l’Immigrazione, sapranno impegnarsi e diffondere quei valori volti a far rispettare la dignità di ogni essere umano presente nel nostro territorio fornendogli quegli strumenti di servizio utili ad agevolare una concreta integrazione nella società Siciliana».