Indagati dalla procura di Palermo l’attuale assessore regionale dell’istruzione e della formazione Mario Centorrino ed i suoi predecessori Luigi Gentile, Santi Formica e Mario Incardona. L’inchiesta nasce da alcuni rilievi della Corte dei conti che hanno evidenziato anomalie nella procedura di rimborso spese agli enti di formazione professionale. Gli enti avrebbero speso somme superiori a quelle assegnate e malgrado ciò sarebbero stati rimborsati dall’assessorato per il totale delle spese.

Il pm palermitano titolare dell’inchiesta, Alessandro Picchi, ha notificato ai quattro politici ed a sei dirigenti della regione un avviso di proroga delle indagini, in quanto starebbe ancora accertando le condotte degli indagati per verificare se oltre al presunto abuso d’ufficio siano riscontrabili altri reati.

La Corte di Conti ha più volte denunciato una serie di vizi nelle procedure dei rimborsi alle aziende private. Che invece di limitarsi a spendere quanto stanziato, avrebbero chiesto (e ottenuto) rimborsi di spese maggiori. Una pacchia, insomma per gli “imprenditori” della Formazione professionale, che ha portato i costi del settore a lievitare vertiginosamente. Tantissime le irregolarità denunciate sia alla magistratura contabile che a quella ordinaria che continuano ad indagare a 360 gradi.