E’ uno scontro senza esclusione di colpi: Orlando contro Ferrandelli. L’ex sindaco contro l’ex Idv. Fabrizio Ferrandelli, vincitore delle Primarie del centrosinistra per la corsa a sindaco di Palermo, alla notizia della canditura di Leoluca Orlando, portavoce nazionale di Idv, che verrà ufficializzata domani, mostra il fianco e sottolinea come questa posizione potrebbe indebolire tutta la coalizione. “Mi auguro che Orlando non tradisca di nuovo questa città, creando le condizioni per indebolire il centrosinistra e avvantaggiare chi Palermo l’ha malgovernata”.
Ferrandelli aggiunge: “Abbiamo sottoscritto un patto leale con le Primarie e le regole valgono anche se si perdono non solo quando si vincono. Pertanto, se lui si assume la responsabilità di dividere il centrosinistra, si assumerà anche la responsabilità di regalare delle chance di successo a Costa o Aricò”.
“Penso che Orlando sia rimasto isolato – conclude – eccolo dunque pronto al gesto estremo di candidarsi. Io non temo la candidatura di Orlando, nè alcuna candidatura di Idv. Secondo me Italia dei valori sbaglia a presentare una candidatura di rottura con il centrosinistra. Anche perchè rischierebbe di diventare la quarta candidatura del centrodestra e non la seconda del centrosinistra”.
Sel si stacca da Idv e appoggia Fabrizio Ferrandelli. “Sel è uno dei motori del centrosinistra e può dare un contributo importante all’unità della coalizione e alla costruzione della migliori condizioni per vincere le elezioni e ricostruire Palermo – dice Ferrandelli – Per questo rispondo con entusiasmo all’appello di Sinistra Ecologia e Libertà in merito alle sue posizioni sulle condizioni politiche necessarie ad immaginare insieme il futuro della città”.
“Come anticipato ieri rispondendo alle dichiarazioni di Rita Borsellino – aggiunge Ferrandelli – anche per me diventa dirimente ripartire dalla questione etica, per una sana politica e per la costruzione libera del consenso. Sono coerente con la mia storia politica che mi ha visto già nel 2007 segnalare anomalie nel voto: pertanto io per primo, anche adesso, sul voto allo Zen non posso che chiedere chiarezza e verità, nel pieno rispetto del lavoro della magistratura”.
“Quanto ai temi più strettamente politici posti da Sel – aggiunge Ferrandelli – trovo indispensabile ripartire dall’accordo sottoscritto dal centrosinistra e avvallato da 30 mila palermitani per costruire una Palermo finalmente umana, accordo rispetto al quale proprio i rappresentanti di Sel hanno finora dimostrato rispetto ed equilibrio. Per questo chiedo di avviare immediatamente un confronto programmatico che rimetta al centro le soluzioni ai problemi della città, dal sociale e welfare, mondo dal quale provengo, alla parità di diritti e opportunità così come ho già chiesto da coordinatore transpartitico del Comitato Esistono i diritti”, partendo dall’anagrafe pubblica degli eletti per garantire trasparenza nella gestione della macchina comunale. Mi aspetto, in questo senso, il contributo di tutti coloro i quali, ad iniziare da Sel, hanno a cuore le sorti di Palermo e del centrosinistra”.
“Orlando ha tradito i 30 mila delle Primarie, la città e il centrosinistra: ci aspettiamo che, nelle prossime ore, confrontandosi proprio con i cittadini che chiedono innanzitutto l’unità della coalizione, si renda conto della gravità e delle conseguenze della propria scelta. Se davvero vuole aiutare a costruire un progetto di rinnovamento e dare un contributo per formare una nuova classe dirigente, dimostri di volere bene a Palermo e ci ripensi”. Lo dice Enzo Di Girolamo, segretario provinciale di Palermo del Pd, a proposito della decisione del portavoce nazionale di Idv, Leoluca Orlando, di candidarsi a sindaco di Palermo.
“Questa scelta – aggiunge – ha radici antiche: Orlando dice apertamente di volersi candidare da più di un anno e, a questo punto, viene il sospetto che le Primarie siano state ‘usatè per avere un pretesto per poter giustificare il proprio passo. Questa decisione rischia di avere conseguenze profonde in un centrosinistra verso il quale Orlando è a dir poco ingeneroso, dal momento che è stato sempre candidato negli ultimi vent’anni. Ci aspettiamo un gesto di responsabilità che servirebbe a rendere robusto un percorso che, altrimenti, rischia di essere più difficile”.
Con l’ex sindaco di Palermo si schierano invece i Comunisti italiani-Fds: “La candidatura di Orlando restituisce ai cittadini la possibilità di una scelta coraggiosa e coerente per il rinnovamento democratico e il progresso civile della città”, afferma il coordinatore regionale Federico Martino, secondo il quale “dopo gli anni osceni della gestione Cammarata e dei suoi alleati di centrodestra, bisognava operare un’inversione di tendenza”.
“Purtroppo – aggiunge – le divisioni interne al Pd, la confusione di Sel, la debolezza di parte della cosiddetta società civile, grazie all’uso improprio e malinteso delle Primarie, rischiavano di determinare un appiattimento su un candidato che non è in grado di rappresentare chiaramente l’esigenza di una soluzione di continuità con il recente passato. Il Pdci, con Fds, esprime piena soddisfazione per la decisione di Orlando e s’impegnerà affinché egli diventi sindaco di Palermo”.