“Il ministro dell’Interno, nel corso di un incontro al Viminale alla presenza del Prefetto Pansa, ha avuto parole di apprezzamento per quello che ho fatto da sindaco di Salemi; ne prendo atto, ma impugnerò comunque lo scioglimento, non a mia difesa, ma a tutela dell’immagine di Salemi (Tp) e dei suoi cittadini, ritenendolo un provvedimento abnorme”. Così Vittorio Sgarbi, ex sindaco di Salemi, dopo lo scioglimento da parte del Consiglio dei ministri del Consiglio comunale di Salemi, per infiltrazioni mafiose.
“Il ministro dell’Interno – si legge, in una nota diffusa dallo stesso Sgarbi – ha voluto sottolineare come tutto quello che si è fatto è stato a mia tutela e che in alcun modo sono coinvolto nell’attività d’indagine che ha portato allo scioglimento del Consiglio comunale”.
“Sgarbi – conclude la nota – ha intanto chiesto e ottenuto dal ministro l’accesso agli atti; contestualmente ha dato incarico all’avvocato Giampaolo Cicconi di formalizzare il ricorso. Sgarbi continuerà le proprie battaglie in Sicilia e domani pomeriggio sarà a Cefalù dove, alle 16,45, terrà un comizio in piazza Duomo”.