A Palermo, il leader dell’Udc, Pierferdinando Casini, ha partecipato al congresso siciliano del partito. E’ stata l’occasione per dare punto sulle azioni del governo nazionale e sulla posizione del suo schieramento nello scacchiere della politica siciliana. “Oggi Monti ha chiarito: se il suo governo è riuscito a fare quello che ha fatto finora lo deve alla politica e non allo spirito santo. Siamo noi che sosteniamo questo governo in Parlamento”.

“Ho un grande privilegio: collaborare con personalità importanti come Alfano e Bersani che dimostrano quotidianamente di tenere la barra dritta nonostante sia nel Pdl sia nel Pd c’è chi vuole strafare e tornare all’antico. Tutti insieme stiamo tenendo la barra ferma”.

“Nelle critiche all’accordo sulla legge elettorale, che certamente non è proprio quella che volevamo visto che siamo per il proporzionale alla tedesca, constato il desiderio da parte di qualcuno che vuole stare nelle rassicuranti nicchie del passato, Pdl con la Lega e il Pd con Di Pietro. Ma questo non è rassicurante per gli italiani”.

Poi il leader dell’Udc, Pierferdinando Casini, ha definito un atto di chiarezza e serietà, “l’uscita dell’Udc dal governo di Raffaele Lombardo” in Sicilia. “Non abbiamo problemi a stare all’opposizione di Lombardo – ha aggiunto – lo siamo stati coi governi Prodi e Berlusconi”.

Casini ha sottolineato come il suo partito anche in Sicilia sia una realtà importante: “Hanno cercato di cancellare il nostro partito dalla faccia di questa regione, ma non ci sono riusciti. E se non ce l’hanno fatta buona parte del merito è dei deputati regionali che hanno fatto e fanno un lavoro egregio”.

“Per il domani serve un progetto politico che vada oltre l’Udc e gli attuali steccati di destra, centro e sinistra. Ecco perchè dico sempre che dobbiamo essere pronti a fare sacrifici e chiedo agli altri che questo atto forte venga valutato per quello che è. Il Terzo polo è splendido ma c’è bisogno di un grande partito nazionale”.

Il congresso regionale dell’Udc ha eletto Gianpiero D’Alia nuovo segretario del partito siciliano. D’Alia e’ stato scelto dai 450 delegati provenienti dal tutte le province dell’Isola.

Nel corso della mattinata si sono succeduti gli interventi di esponenti di altri partiti politici. Hanno portato il loro saluto Giuseppe Lupo, Beppe Lumia e Antonello Cracolici (Pd), Carmelo Briguglio (Fli), Pietro Cannella (Pdl), Riccardo Milana (Api). Dal palco poi i parlamentari all’Ars dell’Udc, la responsabile regionale Pari Opportunita’, Giovanna Candura, il coordinatore regionale Giovani, Paolo Alibrandi e i 9 segretari provinciali dell’Udc in Sicilia.

“L’Udc e’ un partito che e’ sopravvissuto al processo di trasformazione che c’e’ stato nell’ultimo anno e mezzo. E ha segnato un percorso politico nuovo che oggi lo rende riferimento del cambiamento del sistema politico che coinvolge tutto il Paese”. Cosi’ Andrea Piraino, presidente regionale del coordinamento, ha sintetizzato l’impegno in Sicilia dell’Udc del nuovo corso, portato avanti dal coordinatore regionale, senatore Gianpiero D’Alia.