Sono 48, di cui 12 donne, i migranti soccorsi nel Canale di Sicilia dalla nave Orione della Marina Militare Italiana e da una motovedetta della Guardia Costiera. Erano su un gommone alla deriva, in precarie condizioni di galleggiabilità, che rischiava di affondare anche a causa delle condizioni del mare Forza 4-5. I profughi, quasi certamente partiti dalla Libia, sono stati trasbordati sulla motovedetta della Guardia Costiera che ha fatto rotta verso Lampedusa scortata dall’unità della Marina. Appaiono molto provati dalla lunga traversata. Erano stati gli stessi immigrati a lanciare l’Sos con un telefono satellitare, telefonando ad alcuni parenti in Italia.
Cinquanta extracomunitari si sono imbrattati le creste papillari con sostanza cianoacrilata per rendere difficoltose le rilevazioni delle impronte delle mani da parte della Polizia Scientifica a Lampedusa. E’ quanto rilevato nei giorni scorsi dai carabinieri a Lampedusa durante le operazioni di segnalamento, previste per legge, degli extracomunitari sbarcati clandestinamente nell’isola. I militari dell’Arma hanno conseguentemente effettuato una serie di ispezioni nel locali dell’area marina protetta, all’interno della quale vengono ospitati gli extracomunitari immigrati nell’attesa di essere trasferiti. Nel corso di tali operazioni sono stati rinvenuti 29 tubetti contenenti il super collante, subito sottoposti a sequestro. Lo stratagemma però non causerà altro che il semplice rinvio delle operazioni di rilevamento.