Una “tassa di sbarco” fino a un massimo di 1,50 euro, viene accolta con favore in Sicilia dai sindaci interessati.

“È un risultato molto positivo, raggiunto anche grazie all’impegno profuso dall’Ancim (Associazione nazionale comuni isole minori)”, sottolinea il sindaco di Favignana (che comprende anche le altre isole dell’arcipelago delle Egadi Marettimo e Levanzo) Lucio Antinoro. “Un contributo che utilizzeremo esclusivamente per rendere le isole più accoglienti: pulizia delle spiagge, manutenzione delle strade perimetrali, tutela dei beni culturali”. Per Antinoro si tratta di “un contributo che farà crescere l’immagine delle isole”.

“Finalmente una buona notizia – ha commentato il sindaco di Lampedusa e Linosa, Bernardino De Rubeis – da tempo stavamo studiando su una ipotesi di tassa di sbarco proprio perché le isole minori, a differenza di altri comuni, hanno delle esigenze diverse e soprattutto dei costi maggiori di gestione dei vari servizi che la regione non ci riconosce sempre e che alla fine, si abbattono sui contribuenti isolani. Qualche mio collega teme in una flessione delle presenze dovuta a questa nuova tassa ma io dico invece che a chi decide di venire a villeggiare sulle nostre isole poco interessa spendere una cifra così irrisoria in più. Non può essere una manciata di euro (per una famiglia equivarrebbe al costo di una birra e una pizzetta) che ferma il turismo verso le nostre meravigliose isole”.

“Nelle Eolie – spiega Mariano Bruno, sindaco di Lipari – abbiamo già in vigore il ticket di un euro per tutti i turisti che nel periodo estivo sbarcano nell’Arcipelago (3 euro per scalare i crateri di Stromboli e Vulcano). È evidente che questo euro e cinquanta, sarà una aggiunta”. Il Comune di Lipari, ogni estate incassa circa 450 mila euro.

Il ticket invece non è stato mai istituito nell’isola di Salina che comprende tre Comuni. “Finalmente una nostra richiesta è stata accolta – sottolinea il sindaco di Santa Marina Massimo Lo Schiavo che è anche coordinatore dell’Ancim Sicilia – l’abbiamo sempre richiesto sia al governo nazionale che regionale. Non eravamo invece favorevoli alla tassa di soggiorno che sarebbe stata pagata solamente dai turisti che vanno in albergo”.