Si terrà in mattinata l’ispezione cadaverica disposta dal Pubblico ministero Salvatore Vella, della Procura di Agrigento, sul corpo di Calogero Profeta, 73 anni, di Campobello di Licata ucciso da due cani di razza Corso (nelle foto), mentre si apprestava ad entrare nella sua tenuta in contrada borginissimo poco distante dall’abitato e meta delle villeggiature fuori porta dei campobellesi.
Con l’esame si saprà se l’autorità giudiziaria intenderà procedere per omicidio colposo nei confronti del proprietario dei due animali, di Campobello di Licata, che hanno azzannato il pensionato, uccidendolo.
Calogero Profeta è stato soccorso dal maresciallo della locale stazione dei Carabinieri Luca Vitobello, da alcuni passanti che hanno assistito inermi e impotenti alla scena e dallo stesso proprietario dei due cani di razza corso.
Calogero Profeta è morto mentre in ambulanza veniva trasportato nel vicino ospedale di Canicattì. Troppo gravi si sono rivelate le ferite procurate dai morsi dei due grossi cani che hanno dilaniato il suo corpo.
Nel pomeriggio si sono svolti i funerali nella chiesa della beata vergine Maria.
La comunità di Campobello di Licata, tutta stretta intorno al dolore della famiglia Profeta, si interroga sull’accaduto e sui motivi che hanno portato alla morte Calogero Profeta, alcuni indicano responsabilità sia ai proprietari di cani di grossa taglia che circolano senza adeguata protezione anche per le vie cittadine a volte in mani inesperte o addirittura con minori, sia sull’attività di controllo e prevenzione degli organi competenti nella verifica dei dispositivi di legge per il possesso e mantenimento di questi molossi nonchè per le relative misure di sicurezza previste.
Le parole, molte volte dettate dai forti sentimenti scaturiti, servono a ben poco, il signor Calogero Profeta è morto in una maniera orribile e imprevedibile, sarebbe bene che questo tragico evento non sia trascorso invano, quindi è dovere civico segnalare a chi di competenza eventuali situazioni a rischio che potrebbero compromettere la pubblica incoluminatà, e non solo dei cani ma anche di altri animali di ben altra taglia che a volte percorrono il circuito urbano.
Ad essere sotto accusa non sono solo gli animali che di per sè mantengono la propria natura istintiva anche se ben educati e trattati, ma i proprietari che in alcuni casi ne fanno sfoggio per le vie del centro e non, non curanti del fatto che ad esempio la vista di altri animali potrebbe scatenare reazioni impreviste da parte dei cani o i suoni e rumori dell’abitato e della viabilità potrebbero far imbizzarrire cavalli che a volte circolano per strada.
La notizia ha lasciato attonita la comunità che era in fermento per la campagna elettorale per le amministrative comunali, i candidati a Sindaco in segno di lutto e rispetto per il dolore che ha colpito la famiglia Profeta, il signor Calogero Profeta era ben voluto dalla comunità, hanno interrotto le iniziative in programma.
Il candidato a Sindaco Giovanni Picone in segno di rispetto per il lutto che ha colpito la comunità tutta, ha annullato il comizio previsto per sabato in piazza XX Settembre dove come oratori, tra gli altri, erano previsti gli interventi del Senatore Beppe Lumia e del segretario provinciale del PD Messana.
Il candidato a Sindaco Giovanni D’angelo insieme alla coalizione che appoggia la candidatura ha anch’egli annullato gli incontri in programma perchè scosso dall’improvvisa morte del caro amico Calogero Profeta.
Dietro sollecitazione del candidato a Sindaco del PDL, Angelisa Falsone, l’american bar “Dodò Nice” non ha esitato ad annullare l’incontro musicale da tempo organizzato dei “Sapore Italiano” diretti dal musicista Gerardo Mossuto. Le relative penali non hanno in alcun modo dissuaso i proprietari del “Dodò Nice” ad unirsi al cordoglio dei familiari.
Il fenomeno del randagismo e la scarsa prevenzione manifestata da alcuni proprietari di cani è stata attenzionata, discussa ed introdotta all’interno del programma elettorale del candidato a sindaco Angelisa Falsone, che da tempo ha manifestato la sua preoccupazione in merito a tale importante problematica che non può e non deve più essere trascurata.
Nelle foto il luogo dell’aggressione e i 2 cani corso con ancora il viso macchiato del sangue dell’uomo aggredito
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