La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta sull’incendio doloso che la notte scorsa ha distrutto a Giarre 20 mezzi, tra autocompattatori e spazzatrice, dell’Aimeri ambiente, che ha vinto l’appalto per la raccolta dei rifiuti nei 14 comuni dell’Ato Catania Uno Jonia Ambiente. Il danno è stimato in 4milioni di euro. Le fiamme sono state appiccate in un deposito che l’azienda aveva in affitto.
Accertamenti sono in corso sul contemporaneo fermo, eseguito due giorni fa nell’ambito di un’operazione antimafia contro la cosca dei Cursoti, di un dipendente della società, Salvatore Russo. Il sostituto procuratore Salvatore Faro sta vagliando anche gli atti sui diversi attentati subiti dall’azienda dal 2006. I danni ammonterebbero a oltre 40 milioni di euro.
“Esprimo piena solidarietà all’Aimeri Ambiente per quanto accaduto” afferma il rappresentante del collegio dei liquidatori dell’Ato Joniambiente, Francesco Rubbino. “Sono episodi inquietanti che lasciano l’amaro in bocca – aggiunge Rubbino – ma confido tantissimo nel lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura perchè si faccia chiarezza e perchè i responsabili vengano individuati, e al più presto”.
“Contemporaneamente l’Ato Joniambiente si scusa con gli utenti per i rallentamenti che il servizio, inevitabilmente, subirà nell’immediato in alcuni territori. Intanto – conclude Rubbino – invitiamo i cittadini alla collaborazione, in attesa del completo ripristino dei servizi”.