La CNA-Fita con forza richiama la categoria dell’autotrasporto e tutti gli autotrasportatori italiani a non aderire al fermo proclamato per il 28 maggio prossimo. Da tempo la nostra associazione ha denunciato pericolose fughe in avanti che unite alla disperazione del difficile momento economico rischiano di far assumere posizioni e responsabilità sbagliate oltre che pericolose a chi, come i nostri imprenditori, vorrebbe semplicemente portare avanti legittime rivendicazioni. Da Genova a Brindisi, l’Italia in queste ultime settimane è sconvolta da atti efferati quanto vili, accomunati da un preoccupante senso eversivo. In questo drammatico momento l’unica cosa sensata da fare è unirsi alle proprie istituzioni territoriali e nazionali per la difesa della cosa pubblica e del bene pubblico. In questo momento l’autotrasporto italiano non deve fermarsi, semmai deve dimostrare quanto tiene al suo Paese garantendogli ancora una volta la continuità dei servizi che tutti i giorni i nostri imprenditori piccoli, medi e grandi con sommo sacrificio e tra mille difficoltà portano avanti. Oggi non dobbiamo fermarci ma insistere nell’azione di dialogo dimostrandoci oltremodo propositivi e confidando in un Governo che sappia in tempi stretti disinnescare l’oppressione dei COSTI MASSIMI e soprattutto del caro gasolio. Tutto ciò premesso, la Cna-Fita è ben cosciente che vi sarebbero tutte le ragioni per un fermo ma è altrettanto consapevole che oggi sapervi rinunciare ancora una volta in questo momento di eccezionale emergenza, non potrà che dare maggiore forza a ciò che, senza precise risposte da parte dell’esecutivo, non potrà che essere domani una grande manifestazione di dissenso. Le proposte ci sono – accisa mobile, sterilizzazione dell’iva sulle accise e controlli – e sono molto chiare oltre che attuabili. Le nostre non sono richieste esclusive di una categoria bensì di una rappresentanza allargata che va dai benzinai agli autotrasportatori passando per i consumatori tutti.
CNA-Fita e il Corriere dei Trasporti insieme per promuovere “Perché tacere?”, il primo Forum annuale su Legalità Trasporti Logistica. Si terrà il 31 maggio a Roma presso il Palazzo dell’Informazione in piazza Mastai a partire dalle 9,30. Con questo Forum inizia un percorso di lavoro ricorrente per alzare il livello di consapevolezza e di conoscenza del fenomeno delle infiltrazioni malavitose nel settore dei trasporti e della logistica. Un nuovo appuntamento che anno dopo anno intende far confrontare politica operatori e associazionismo più in generale sul tema cruciale della legalità, fondamentale per la sopravvivenza di questo importante comparto economico. Senza legalità non c’è libertà. Senza libertà non c’è libero mercato. Senza libero mercato non c’è impresa. Il Forum in questa sua prima edizione si concentrerà sul tema delle infiltrazioni malavitose e sarà suddiviso in tre tavole rotonde.
· Il primo blocco discuterà sul contrasto delle infiltrazioni malavitose tra Italia e Europa. Ne parleranno Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, Anna Canepa, magistrato della Direzione Nazionale Antimafia, Rosario Crocetta, vice preidente della neonata Commissione antimafia europea e Alfredo Mantovano, ex sottosegretario all’Interno nel passato governo.
· Nel secondo blocco Giovanni Tizian, giornalista de L’Espresso, e Rita Palidda, professoressa dell’Università di Catania, affronteranno il tema del valore della denuncia. ·
Nel terzo ed ultimo blocco di interventi Ivan Lobello, Confindustria, Piero Luzzati, Confetra, Paolo Govoni, CNA Emilia Romagna e Cinzia Franchini della CNA-Fita discuteranno sulle possibili risposte che la rappresentanza d’impresa può contribuire a dare nel contrasto al crimine organizzato. Conduce e modera Francesco Paolo Li Donni, direttore responsabile del Corriere dei Trasporti.