Omosessuali di tutto il mondo, se andate in Italia evitate la Sicilia, correte un serio pericolo di essere picchiati o anche peggio. Promosse invece le gay-friendly Roma e Milano. Parola di Frommer’s, con 8 milioni di copie tra le più vendute guide turistiche degli Stati Uniti.

Esiste dal 1957 e ogni anno milioni di americani la scelgono per informarsi prima di una vacanza. Alla vigilia di una importante stagione turistica, gli autori hanno elaborato una sorta di pagella sulle destinazioni omofobe in Italia. Il tema è stato oggetto dell’ultima puntata di KlausCondicio, il talk show di Klaus Davi in onda su You Tube. Per la bibbia americana dei viaggi “la Sicilia rimane una delle maggiori roccaforti dell’omofobia in Europa”. Insorgono i politici siciliani interpellati da Klaus Davi.

“Minchiate, le tesi di Frommer’s sono minchiate!”, sostiene Marcello Dell’Utri, che aggiunge: “Come fanno a dire una cosa simile di una terra come la Sicilia? Un crogiolo di etnie, di culture, di minoranze che nei secoli si sono fuse e stratificate. Mi domando come possano guide turistiche che si dicono tanto prestigiose gettare così tanto discredito sul popolo siciliano. Questa è vera spazzatura e anche ignoranza, la Sicilia è culturalmente e socialmente ben altra cosa”.

Gli fa eco il primo sindaco dichiaratamente gay d’Italia e di Sicilia, l’europarlamentare Pd Rosario Crocetta: “Quando Oscar Wilde scappò perseguitato dall’Inghilterra puritana si rifugiò in Sicilia, dove trascorse un meraviglioso periodo. E che dire del barone tedesco Von Gloeden, che scelse come residenza Taormina, non solo per curarsi la salute, ma per fotografare i ragazzi più belli del mondo”.

Per Fabio Granata (Fli) “alcuni americani non hanno la minima percezione di cosa sia la Sicilia: la più grande stratificazione culturale del pianeta, con radici greche profondissime. I siciliani sono dionisiaci nell’anima e nei comportamenti. L’omofobia è inesistente e la sessualità è vissuta in maniera naturale e, per certi versi, ‘pagana’”.