Alla Fiera internazionale della Pesca in corso ad Ancona, alla presenza dei presidenti di Federcoopesca, di Lega Pesca e Federpesca, del presidente della regione Marche Gianmario Spacca, è stato consegnato alla marineria di Lampedusa il premio Pavese Azzurro.“Il riconoscimento alla comunità dei pescatori di Lampedusa è davvero un bel segno di attenzione, che come amministratori e cittadini ci inorgoglisce – ha commentato il sindaco delle Pelagie Giusi Nicolini -. Perché sono persone che hanno dato tanto in termini di umanità e generosità sul fronte del soccorso agli immigrati che sono approdati sulle nostre coste, in particolare negli anni in cui lo Stato non aveva ancora organizzato la macchina dei soccorsi. E che oggi vivono e operano in fortissime difficoltà”.Quella dei pescatori lampedusani, infatti, è una categoria messa a dura prova dalla congiuntura economica. Crisi aggravata dalle criticità che riguardano la condizione insulare rispetto, ad esempio, al trasporto del pescato su nave condizionato dalla variabilità delle condizioni meteo marine.A ritirare il premio ad Ancona c’era Vincenzo Billeci, rappresentante dei pescatori, nonché neo assessore alle Attività produttive del Comune di Lampedusa e Linosa.Siamo felici che Vincenzo Billeci oggi porti la sua esperienza nella nostra amministrazione – ha concluso Nicolini -. Partecipando attivamente al progetto di cambiamento che, con la vittoria alle elezioni del maggio scorso, abbiamo cominciato a costruire: un nuovo corso per riportare a Lampedusa legalità, diritti, turismo di qualità ed economia sana”.Questa la motivazione del premio conferito oggi ad Ancona: “nel corso di questi anni i pescatori di Lampedusa si sono distinti per la continua opera di assistenza e soccorso prestata ai migranti e per la collaborazione offerta alle forze dell’ordine nelle attività di recupero in mare di extracomunitari che hanno cercato sulle coste dell’isola speranza in un futuro migliore. La comunità dei pescatori di lampedusa è composta da circa 240 operatori, figli di una nobile tradizione peschereccia che insiste su una delle aree più delicate e importanti del bacino del Mediterraneo”.