L’artista canicattinese Salvatore Castellano quest’estate porterà in scena un’esilarante commedia  che  cerca di  sdrammatizzare l’angoscia  che ognuno di noi ha per l’estremo saluto.  Nella commedia  il protagonista, angosciato per quello che sarà il suo ultimo giorno sulla terra, decide di organizzarsi da vivo i suoi funerali  in modo da avere il massimo delle onoreficenze.  Quello che oggi Castellano rappresenta  in un’opera teatrale però, è davvero successo a Canicattì. Nel lontano 1964 un nostro concittadino fece parlare l’intera nazione per aver organizzato da vivo il suo funerale con tanto di banda musicale e  marcia funebre. In questi giorni, il sindaco di Montedoro,  ha donato a Salvatore Castellano delle riviste originali dell’epoca che parlano di questa  curiosa vicenda. ” Come si suol dire ” Nemo propheta in patria”   gli apprezzamenti arrivano dall’hinterland e non dalla mia città –  commenta Castellano –  quest’amministrazione,  più volte,  si è dimostrata poco sensibile alla valorizzazione degli artisti locali ed ha tarpato le ali a  numerosi talenti presenti a Canicattì.  Non è possibile che vengano spesi migliaia di euro per manifestazioni equestri e poi  si negano pochi spiccioli a compagnie teatrali che portano alto il nome di Canicattì. I canicattinesi devono sapere che  tutte le nostre commedie  sono finanziate con sacrifici personali  a causa della poca sensibilità di questa amministrazione”.