“I siciliani hanno diritto a una Regione normale, non faremo alcuna rivoluzione, con un progetto e un metodo di governo differente”. Usa toni pacati Nello Musumeci, candidato per il Pdl alla presidenza della Regione siciliana, nel corso della conferenza stampa che si è svolta questa mattina a Siracusa.

“Non è più tempo di scontro e di demonizzazione. Dobbiamo indicare ai siciliani una strada per il futuro fatta di serietà e ottimismo – ha aggiunto -. Perché i siciliani non ci chiedono miracoli, ma umiltà e coerenza. Dire quello che si pensa e fare quello che si dice. E farlo con efficienza e concretezza, in una cornice di legalità e di onestà. Solo così si costruisce un progetto serio”.

Il suo principale rivale è Rosario Crocetta: “Quando usciranno le mie liste nel centrodestra ci sarà il panico”, ha affermato il candidato di Pd, Udc e Api. “In una competizione equilibrata come quella che stiamo vivendo in Sicilia – ha detto l’ex sindaco di Gela -, dove c’è un testa a testa fra me e Musumeci secondo gli ultimi sondaggi c’è la necessità di rivolgersi a pezzi del centrodestra. Per vincere dobbiamo anche accogliere esponenti del centrodestra, considerato anche i ragionamenti di Sel che fanno candidature di testimonianza utili però a fare solo il gioco di chi non vuole cambiare le cose in Sicilia”.

Stilettata di Claudio Fava – candidato alla presidenza della Regione siciliana col sostegno di Sel, Idv e Federazione della sinistra – ai rivali. “Leggo che Musumeci, Miccichè e Crocetta si affannano a promettere che non avranno accusati di mafia nelle proprie liste: come mai hanno bisogno di precisarlo? Un requisito naturale, non avere amici dei mafiosi tra i propri candidati, viene spacciato come straordinaria concessione. Perché non ci dicono piuttosto quanti riciclati avranno in lista tra i tanti obbedienti ascari di Cuffaro e di Lombardo?”.