Qualcosa finora non ha funzionato nei controlli sulle fondazioni iscritte nel registro delle persone giuridiche presso la Presidenza della Regione siciliana e le informazioni fornite dai dipartimenti regionali, che svolgono il compito di vigilanza e di effettuare le verifiche, risultano in qualche caso carenti di informazioni. Sono le anomalie che hanno fatto scattare il giro di vite sulle Fondazioni che beneficiano di fondi pubblici finite nel mirino del governatore Rosario Crocetta che ha avviato una indagine approfondita.
Il governo ha disposto che ogni dipartimento assicuri “una periodica acquisizione dei documenti contabili” delle Fondazioni per accertare “la sussistenza delle condizioni che legittimano” la loro iscrizione nel registro. I dipartimenti dovranno trasmettere in modo “costante” il risultato delle verifiche alla segreteria generale della Regione, da cui dipende la tenuta del registro e che ha riscontrato le anomalie segnalate al governo.
Se dovessero emergere “omissioni, ritardi, manchevolezze e situazioni similari” la Regione potrà procedere alla nomina di un commissario. In una delibera indirizzata a tutti i dipartimenti regionali, il segretario generale, Patrizia Monterosso, sottolinea che il “principale strumento” dell’attività di controllo e vigilanza “è la verifica della situazione patrimoniale e contabile delle fondazioni” che deve attuarsi “attraverso l’esame dei bilanci” preventivi e consuntivo. L’obiettivo è “accertare la congruità e la sufficienza dei mezzi finanziari a disposizione per il raggiungimento dello scopo della fondazione, la corrispondenza tra attività svolta e fini statutari, la permanenza del limite territoriale regionale entro cui deve operare”.
Insomma, “ciascun dipartimento valuterà, in relazione al numero di fondazioni sulle quali esercita il controllo, acquisiti annualmente i documenti contabili, di operare le relative verifiche anche a campione, avendo però cura di assicurare la rotazione dei controlli e la completa verifica nei confronti di tutte le fondazioni iscritte vigilate”.
Inoltre i dipartimenti dovranno acquisire e trasmettere alla segreteria generale della Regione gli aggiornamenti “sulla sede legale, il legale rappresentante, la eventuale sostituzione degli amministratori”. La relazione della segreteria generale è stata condivisa dalla giunta regionale che ha deliberato l’avvio dei controlli, dando mandato agli assessori a monitorare l’attività ispettiva dei dipartimenti.