Tre persone sono morte e un’altra risulta disperse nel crollo di due palazzine avvenuto ieri sera a Palermo, in via Bagolino, strada di case popolari nella zona dei cantieri navali. Nei due edifici vivevano otto famiglie. Da tempo, dopo la costruzione di una struttura prefabbricata all’ultimo piano di uno dei due immobili, si sentivano strani scricchiolii e più di una crepa si era formata sui muri.

Dopo la chiamata ai vigili del fuoco, che si sono accorti subito della gravità della situazione, è arrivato l’ordine di evacuazione, ma non tutti ce l’hanno fatta. Gli edifici si sono sbriciolati prima che tutti gli abitanti riuscissero a uscire. In quattro sono rimasti sotto le macerie: il cadavere di un uomo di 84 anni, Ignazio Accardi, è stato individuato schiacciato da una trave, poi è stato trovato il nipote Antonino Cinà, 54 anni. In mattinata i vigili del fuoco, impegnati a scavare febbrilmente, hanno localizzato il corpo senza vita di una delle due donne disperse: la moglie di Accardi, Maria La Mattina, 80 anni, ed Elena Trapani, 74.

I quattro vivevano al terzo piano di uno dei due edifici. I feriti sono sette: un’intera famiglia si trova all’ospedale Civico; il marito di 48 anni, la moglie di 35 anni e la bambina di sette anni. A quest’ultima i medici hanno suturato una ferita all’occhio. La moglie invece è rimasta ferita alla gamba. Il marito è in osservazione dopo un trauma cranico. Altri quattro sono rimasti intossicati dalle polveri prodotte dalle macerie. Due bambini e un uomo di 35 anni e una donna di 32 anni, ma sono stati soccorsi dal personale del 118. Tra le macerie è stato trovato anche un cagnolino.

“Oggi i rumori ci hanno fatto preoccupare più del solito e abbiamo chiamato i vigili del fuoco, che ci hanno fatto immediatamente sgomberare – racconta una delle superstiti, Giuseppina Ferrara -. Qualche minuto dopo è venuto giù tutto. Il palazzo si è sbriciolato e ha trascinato con sé anche quello vicino”.

Accardi e la moglie, invece, erano affacciati al balcone e non sono riusciti a fuggire. I vicini di casa hanno visto le mura crollare e inghiottire i due anziani. “Non è giusto morire così”, dice il figlio della coppia avvertito dai vigili del fuoco. E solo grazie all’intervento tempestivo dei pompieri si è evitato che il bilancio del crollo fosse ancora più drammatico. La macchina dei soccorsi è stata efficientissima con grande impiego di mezzi e uomini: dai vigili urbani, alla polizia, ai carabinieri, al 118 e alla protezione civile.

Sul posto, per tutta la notte, c’è stato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando che ha cercato una sistemazione per i senza tetto. Sul crollo verrà aperta un’inchiesta per disastro colposo: sarà la magistratura ad accertare le cause del cedimento.